Sedici persone stipate in condizioni igienico-sanitarie estreme. Sequestro dell’immobile e denuncia per tre proprietari bengalesi.
Roma – Dietro la facciata di un normale condominio dell’Esquilino, nel cuore della Capitale, si nascondeva un B&B abusivo trasformato in un dormitorio clandestino. Sono stati i residenti del quartiere a lamentare alle Forze dell’ordine un via vai sospetto di persone, odori forti e rumori continui.
Da quelle segnalazioni è partito il blitz degli agenti della Divisione Amministrativa della Questura e del Commissariato di P.S. Esquilino, che, una volta fatta irruzione nell’appartamento, si sono trovati di fronte a condizioni di degrado estremo e gravi violazioni delle norme igienico-sanitarie e di sicurezza. In sole tre stanze, con un unico bagno e letti improvvisati, sedici persone di nazionalità bengalese vivevano facendosi spazio tra spazi angusti, impianti elettrici manomessi con fili scoperti e prese fissate al muro con nastro adesivo.

Oltre alle condizioni igieniche catastrofiche, tra muffa, calcinacci e materiali infiammabili, gli agenti hanno riscontrato l’assenza di qualsivoglia autorizzazione amministrativa e comunicazione alle Autorità competenti. Gli approfondimenti successivi hanno permesso di scoprire che la sistemazione di fortuna era offerta a fronte di un pagamento di 70,00 euro al mese o 10,00 euro al giorno, a seconda della durata del soggiorno. Il tutto era corredato da un servizio di cucina gestito da un uomo, non coinquilino, che si recava quotidianamente nell’appartamento per preparare i pasti senza alcuna licenza né controllo igienico-sanitario.
L’intera struttura è stata posta sotto sequestro preventivo, mentre i tre proprietari, tutti di origine bengalese, sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria, che, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, ha convalidato il provvedimento cautelare. L’operazione rientra nel più ampio piano di controlli che la Questura di Roma sta portando avanti nel quartiere Esquilino, con l’obiettivo, condiviso in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, di contrastare i fenomeni di illegalità diffusa e restituire decoro e sicurezza ad una delle zone più popolose e complesse della Capitale.