Caso Visibilia, attesa entro ottobre 2026 la sentenza per Daniela Santanché

La ministra del Turismo imputata con altre 15 persone per false comunicazioni sociali. Ammesse tutte le prove richieste da accusa e difesa.

Milano – Prosegue davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Milano il processo per false comunicazioni sociali che coinvolge la ministra del Turismo Daniela Santanché e altri 15 imputati, in relazione alla gestione della società Visibilia Editore. La sentenza è attesa entro l’autunno 2026, con un calendario di udienze già fissato fino a fine giugno e ulteriori date previste tra settembre e ottobre.

Il presidente del collegio, Giuseppe Cernuto, ha comunicato alle parti un fitto programma di udienze, con l’obiettivo di chiudere il dibattimento entro ottobre. Tra le prove ammesse, anche l’esame diretto della ministra, che sarà ascoltata in aula in data da definire.

Durante l’ultima udienza, i pubblici ministeri Marina Gravina e Luigi Luzi hanno rinunciato all’acquisizione di una mail inviata per conoscenza alla ministra, ritenuta non determinante ai fini probatori. La difesa, rappresentata dagli avvocati Salvatore Pino e Nicolò Pelanda, ha ottenuto l’ammissione della testimonianza di alcuni operatori della Guardia di Finanza che nel 2016 avevano effettuato verifiche su Visibilia, senza rilevare irregolarità gestionali. La richiesta è stata accolta dal collegio nonostante l’opposizione della Procura.

Il procedimento si inserisce in un contesto giudiziario più ampio che ha già visto la sospensione di un altro processo a carico della ministra, relativo a presunte truffe ai danni dell’Inps, in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale sul conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato.

La prossima udienza è prevista per il 18 dicembre. Il processo si annuncia complesso e articolato, con numerosi testimoni e documenti da esaminare prima del verdetto finale.