La Guardia di Finanza ha rinvenuto oltre 4.900 strumenti non conformi, alcuni contenenti sostanze vietate e cancerogene.
Avellino – I Finanzieri del Comando Provinciale di Avellino, nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio finalizzati al contrasto dell’abusivismo commerciale e professionale, hanno scoperto, in
Ariano Irpino, un’attività di estetista abusiva, completamente sconosciuta al fisco, esercitata all’interno
di un garage, pertinenza di un’abitazione ubicata in un complesso residenziale dell’ACER (Agenzia
Campana per l’Edilizia Residenziale).
I militari della Compagnia di Ariano Irpino, dopo aver eseguito l’accesso su autorizzazione della
Procura della Repubblica di Benevento, hanno sorpreso la titolare mentre era intenta a svolgere
trattamenti estetici su una cliente.
Nel corso dell’intervento, sono stati identificati i clienti presenti ed è stata acquisita la documentazione
extracontabile, comprovante l’ammontare dei ricavi nascosti al fisco. L’ispezione dei locali ha inoltre
permesso di accertare gravi carenze igienico-sanitarie: gli ambienti, privi dei requisiti minimi di sicurezza e salubrità, si presentavano in condizioni precarie, con strumentazioni non sterilizzate. Sono stati rinvenuti e sequestrati 4925 strumenti da lavoro, quali smalti, lime , frech pad ecc., privi di attestazioni qualitativi in termini di sicurezza per la salute, tra i quali alcuni contenenti il componente chimico TPO (Trimethylbenzoyl Diphenyphosphine Oxide), sostanza che, come previsto dal Regolamento (CE) NR. 2025/877, dal 1° settembre è vietata nell’Unione Europea, poiché trattasi di sostanza classificata come cancerogena e tossica.
Le Fiamme Gialle hanno segnalato le irregolarità agli enti territoriali competenti.
Le violazioni riscontrate, nel complesso, prevedono l’irrogazione di sanzioni amministrative da euro
516,00 a 25.823,00 euro.
La titolare del centro estetico è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Benevento per
esercizio abusivo dell’attività di estetista ed il locale adibito a centro estetico è stato sottoposto a
sequestro, unitamente agli strumenti da lavoro.
L’operazione conferma il ruolo della Guardia di Finanza quale polizia economico finanziaria
quotidianamente impegnata a tutela del corretto funzionamento del mercato dei beni e servizi,
nell’interesse dei consumatori e di tutte le imprese che operano nella legalità.