Sequestro da 850 mila euro per frode su fondi statali

La Guardia di Finanza blocca stabilimento balneare, quote societarie e conti correnti di due società coinvolte in frodi.

Macerata – I finanzieri, all’esito di complesse indagini dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica di Macerata, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, di oltre 850 mila euro, che ha permesso di sottoporre a vincolo cautelare un noto stabilimento balneare, quote societarie e conti correnti, nei confronti di 2 società e 2 soggetti, coinvolti a vario titolo.

L’attività dei finanzieri è stata mirata inizialmente alla verifica dei requisiti previsti per la richiesta dell’agevolazione finanziaria tramite aiuti di Stato, nonché alle modalità di impiego da parte di una società operante nel settore dell’abbigliamento.

Gli approfondimenti, eseguiti tramite banche dati, analisi contabile e flussi finanziari, hanno consentito di seguire i movimenti di denaro e risalire ai beneficiari reali delle operazioni.

Tali informazioni hanno delineato un sistema criminale finalizzato all’ottenimento di un fondo garantito dallo Stato, per circa € 500.000, investito fraudolentemente per l’acquisto di un noto stabilimento balneare/ristorante, distratto dal suo scopo legittimo.

Le indagini hanno dimostrato come uno degli indagati, in veste di rappresentante legale di due imprese, abbia emesso e utilizzato fatture inesistenti relative alla vendita di tessuti e materie prime, allo scopo di evasione fiscale e giustificazione di movimentazioni finanziarie.

Dall’esame di apparati telefonici e documentazione cartacea sequestrata, è stato possibile acquisire prove sul diretto coinvolgimento del commercialista delle società, che agevolava il riciclaggio dei proventi illeciti.

Le risultanze hanno permesso alla Procura di ottenere dal Tribunale l’applicazione della misura cautelare reale fino a € 850.362,58, riguardante locale, quote societarie, conti correnti, depositi e altre disponibilità economiche delle imprese. La gestione del locale è stata affidata a un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale.

Al termine delle indagini sono state denunciate 4 persone fisiche per reati legati a false fatture, malversazione, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori.

Inoltre, le due società coinvolte hanno subito contestazioni per illeciti amministrativi ai sensi degli artt. 24, 25-octies e 25-quinquiesdecies del D.Lgs. n. 231/2001.

È stata inoltre segnalata alla Procura Regionale Marche della Corte dei Conti la responsabilità di un soggetto per un danno erariale di circa € 400.000.

La Guardia di Finanza continuerà a operare con determinazione per tutelare la legalità economica e garantire il corretto impiego delle risorse pubbliche.

Le frodi di questo tipo danneggiano lo Stato e penalizzano chi lavora onestamente e contribuisce realmente alla crescita del Paese.