Focus su prematurità, intelligenza artificiale e disuguaglianze sociali. Agosti: “Investire nei primi mille giorni è costruire il futuro”.
Pescara – Tra scienza, innovazione e umanità per il neonato e la sua famiglia, è in corso a Montesilvano, fino all’8 ottobre, il XXXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Neonatologia (SIN), presieduto dal Prof. Massimo Agosti. L’evento rappresenta il principale appuntamento scientifico e culturale della Neonatologia italiana, occasione privilegiata di aggiornamento per neonatologi, infermieri e tutti i professionisti che operano nell’ambito perinatale.
Tre giornate di confronto tra clinica, ricerca e prospettive future, con focus su allattamento, dolore, prematurità, sicurezza delle cure e intelligenza artificiale, temi che, come il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha ribadito in un videomessaggio, si collocano pienamente nel percorso che il Ministero sta portando avanti.
“Viviamo in un’epoca in cui il progresso tecnologico e l’intelligenza artificiale consentono diagnosi sempre più accurate e interventi all’avanguardia anche in neonatologia, ma devono sempre essere considerati come strumenti di supporto che non potranno mai sostituire l‘esperienza, la professionalità e l‘empatia dei nostri professionisti sanitari”, ha affermato il Ministro.
“Sempre nell’ottica di garantire a tutti i neonati le migliori cure, abbiamo avviato e finanziato la campagna di immunizzazione contro il Virus Respiratorio Sinciziale, che ha visto nella stagione 2024-2025 una riduzione dei ricoveri fino al 74%, con effetti positivi anche sulla spesa sanitaria. È la dimostrazione di come prevenzione e innovazione possono tradursi in risultati tangibili sia per i piccoli pazienti sia per la collettività. Questo congresso affronta con accuratezza tutti gli aspetti che definiscono la neonatologia contemporanea, dalla ricerca scientifica alle tecnologie emergenti, dalla relazione con i genitori fino alla sensibilità verso le disuguaglianze sociali. Sono questioni che ci riguardano da vicino e che confermano l’importanza del dialogo tra istituzioni e comunità professionale”.
“Chi ben comincia è a metà dell’opera “, ha dichiarato il Presidente Agosti, “dobbiamo investire nelle prime epoche di vita per porre le basi non solo della crescita fisica, ma anche dello sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale. Prevenzione, sostegno alle famiglie e promozione della salute in questa fase garantiscono adulti più sani. I neonatologi, specialisti dei primi momenti di vita, operano nel cuore dei primi mille giorni e hanno il compito di accompagnare neonati e famiglie con competenze cliniche e umane”.
Fondamentali in questo percorso sono i genitori: il loro coinvolgimento attivo, informato e supportato, è essenziale per lo sviluppo in salute del neonato, per il suo benessere e per il futuro della società.
Nel 2024 in Italia sono nati circa 370.000 bambini, di cui oltre 24.000 prematuri (nati prima della 37 a settimana di gestazione). Alcuni di questi sono estremamente fragili e bisognosi di cure complesse: accanto alle tecnologie più avanzate è indispensabile l’approccio centrato sul neonato e la sua famiglia, che valorizza la presenza dei genitori, il contatto pelle-a-pelle, l’allattamento al seno e la continuità delle cure anche dopo la dimissione.
Nel nostro Paese si nasce bene, perché le cure sono di alto livello, ma si nasce sempre meno. Il tasso di denatalità continua inesorabilmente a crescere, persistono disuguaglianze regionali e la necessità di investire di più in strutture, personale e reti perinatali, per garantire a tutti i bambini pari opportunità di salute.