Pesca a strascico in zona vietata: peschereccio recidivo sanzionato

La Guardia di Finanza ha sequestrato le reti, ha sospeso licenza e comando, e ha segnalato la società armatrice per la revoca del contributo europeo.

Otranto – I Finanzieri della Sezione Operativa Navale, sotto il coordinamento del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, nell’ambito di mirati servizi di polizia economico-finanziaria e di tutela ambientale, hanno condotto controlli in mare su unità da pesca impegnate nella pesca a strascico.
Durante l’attività operativa, le Fiamme Gialle hanno sorpreso per la seconda volta in meno di un anno un
peschereccio intento a esercitare pesca a strascico in zona vietata. A seguito dell’infrazione, sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 4.000 euro e poste sotto sequestro le reti utilizzate per l’attività illegale.

Dai successivi accertamenti è emerso che il Comandante del motopeschereccio aveva già commesso due gravi infrazioni, circostanza che ha portato all’adozione di provvedimenti di sospensione della licenza di pesca e delle funzioni di comando.

Alla luce delle violazioni riscontrate, i militari hanno inoltre segnalato la società armatrice all’Ente Regionale
competente, in quanto beneficiaria di un contributo FEAMP
(Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca). L’ente ha quindi provveduto alla revoca del beneficio economico e al recupero della somma già erogata. Tuttavia, al termine del periodo di sospensione, il peschereccio ha ripreso la propria attività e è stato nuovamente colto in flagranza mentre esercitava pesca a strascico in area interdetta, aggravando la posizione del Comandante, ora a rischio di ulteriori sospensioni e sanzioni.

L’operazione rientra nel più ampio dispositivo operativo della Guardia di Finanza volto alla tutela dell’ambiente marino e delle risorse ittiche. La pesca a strascico in zone vietate rappresenta infatti una pratica ad altissimo impatto ambientale, in grado di danneggiare i fondali marini e distruggere habitat fragili, compromettere la riproduzione delle specie, alterare gravemente l’equilibrio dell’ecosistema marino, generare danni irreversibili anche alla biodiversità non commerciale.

La Componente Aeronavale della Guardia di Finanza, con la sua presenza capillare e operatività h24 nelle acque territoriali e contigue, rappresenta un presidio essenziale nella lotta contro gli illeciti economici, ambientali e alla pesca illegale, contribuendo in modo determinante alla salvaguardia dell’ambiente e alla tutela della legalità nel settore marittimo.