Dal 10 al 12 ottobre alla Casa di Meneghino, Valeriano Solfiti e Pietro Petrosini raccontano la storia del calciatore brasiliano tra musica, parole e poesia scenica.
Milano – Il 9 ottobre per il Fringe Milano Off, alla Casa di Meneghino, va in scena “Garrincha: l’angelo dalle gambe storte”.
Teatro di narrazione di due figure sul palco, il narratore, Valeriano Solfiti, e un percussionista, Pietro Petrosini, che danno vita uno spettacolo portato in scena, per la regia di Giancarlo Fares. Lo spettacolo sarà in scena dal 10 al 12 ottobre.
Lo spettacolo che si propone è di grande semplicità scenica, ma di forte impatto emotivo: soltanto un tappeto, come luogo in cui viene raccontata ed agita la storia di personaggi, luoghi, situazioni, epoche ed atmosfere, per voce di un attore, suoni e ritmi di un musicista, che interagiscono e coinvolgono lo spettatore.
Si racconta la vita di Manoel Francisco dos Santos – Manè, detto Garrincha, l’ala destra brasiliana degli anni ‘50 e ‘60. Un calciatore che ha avuto una storia bellissima e tragica. Nato poliomielitico, e con una gamba più corta dell’altra, Garrincha è stato definito “La Gioia del Popolo”.
Calciatore immenso, unico, ha regalato al Brasile momenti di felicità vera. Ha vinto due campionati del mondo e diversi trofei con il suo club. Era un uomo che amava divertirsi, amava le donne, e di una ingenuità incredibile. Garrincha è stato sfruttato, abbandonato, dopo essere stato precedentemente innalzato a mito. Professionista quasi per caso, Manè ha dilapidato tutti i suoi guadagni, fino a morire da solo per le strade di Rio una notte maledetta del 1983.
Una dichiarazione d’amore per il gioco del calcio nella sua essenza, per il suo livello zero, ma è anche la favola di Manoel Francisco dos Santos, l’ala destra che sussurrava ai passeri. Un uomo, un bambino che ha deciso per tutta la vita di giocare, giocare al calcio, con le donne, con gli amici, con la vita: senza mai smettere.
Valeriano Solfiti è attore, regista, drammaturgo, formatore e tecnico. Ha frequentato il liceo classico e l’università La Sapienza, facoltà di Lettere e Filosofia, indirizzo Arti e Scienze dello Spettacolo. Ha studiato recitazione alla scuola Teatro Azione di Isabella del Bianco e Cristiano Censi, e si è specializzato attraverso una serie di laboratori professionali, tra cui Vacis, Curino, Allegri, Arcuri).
Con la compagnia Malalingua, che ha fondato nel 2010, e di cui è tuttora presidente e direttore artistico, ha portato avanti una serie di progetti e dal 2013 lavora al Teatro Villa Pamphilj, come tecnico dello spazio e per otto anni tra i responsabili della programmazione teatrale.