L’azione di protesta segue l’abbordaggio israeliano alla Global Sumud Flotilla. Assemblea nell’aula 211, lezioni regolari nel resto dell’ateneo.
Milano – L’Università Statale si è svegliata questa mattina con un’occupazione in corso. Gli studenti hanno deciso di dare seguito alle promesse fatte nelle scorse settimane: dopo l’avvio delle operazioni di abbordaggio israeliane contro le navi della Global Sumud Flotilla, il collettivo Cambiare Rotta Milano ha attivato la protesta annunciata, occupando uno spazio dell’ateneo milanese.
La mobilitazione non è improvvisata. Da tre settimane gli studenti che si definiscono “equipaggio di terra” della Flotilla stanno portando avanti una serie di iniziative: presidi davanti all’università, incontri con i lavoratori, manifestazioni all’interno dei dipartimenti. Il 22 settembre avevano già organizzato un blocco degli accessi all’ateneo in concomitanza con lo sciopero generale indetto dall’USB. Ieri sera, quando sono giunte le prime notizie dell’intervento israeliano sulle imbarcazioni, è scattato il piano d’azione preannunciato.
La giornata di ieri aveva già visto gli studenti protagonisti di un’altra iniziativa di forte impatto: un corteo che aveva paralizzato la stazione di Milano Cadorna. Oggi l’azione si è spostata all’interno dell’università, dove il gruppo di manifestanti ha scelto di occupare l’aula 211. È qui che si sta svolgendo un’assemblea aperta a tutti gli universitari che vogliono esprimere solidarietà alla Flotilla e discutere le prossime iniziative.
Il movimento studentesco milanese non agisce in modo isolato. L’iniziativa odierna risponde a un appello lanciato dalla facoltà di Lettere della Sapienza di Roma, già occupata nei giorni scorsi. L’obiettivo dichiarato è costruire una rete di mobilitazione tra diversi atenei italiani, con una posizione netta contro quello che i manifestanti definiscono “genocidio” e una richiesta di rottura di ogni legame con Israele.
Nel comunicato diffuso questa mattina, gli occupanti rivendicano la capacità dimostrata durante lo sciopero del 22 settembre di creare un fronte comune tra mondo studentesco e lavoratori. La prospettiva è quella di replicare e ampliare questa alleanza in occasione dello sciopero generale di domani, trasformando gli atenei in presidi permanenti di protesta.
L’occupazione resta per il momento contenuta. Sulle pareti dell’aula 211 sono comparsi striscioni e cartelli che annunciano la mobilitazione del 3 ottobre ma il resto dell’università continua a funzionare normalmente. Le lezioni nelle altre aule si tengono senza interruzioni e gli studenti che non partecipano alla protesta possono accedere regolarmente alle strutture.