Consegnato un proiettile a don Maurizio Patriciello

Il sacerdote anticamorra lancia un appello ai giovani e alle istituzioni: “Liberiamo questa terra tormentata e bella dalla zavorra della criminalità”.

Caivano – Un grave episodio intimidatorio ha colpito questa mattina don Maurizio Patriciello, il sacerdote anticamorra del Parco Verde di Caivano, nella provincia di Napoli. Durante la celebrazione della messa, ignoti hanno consegnato al parroco un fazzoletto contenente un proiettile, una chiara minaccia che arriva dopo le due “stese” verificatesi sabato sera nel centro del rione.

Le sparatorie di sabato hanno visto una decina di individui a bordo di scooter sparare colpi d’arma da fuoco, con otto bossoli recuperati dalle forze dell’ordine nelle strade del quartiere. Gli episodi si sono verificati a pochi passi dalla parrocchia di don Patriciello, confermando il clima di tensione che attraversa l’area.

Il sacerdote, da sempre impegnato nella lotta contro la criminalità organizzata, ha commentato sui social network gli eventi, sottolineando come questi episodi dimostrino che “la malavita organizzata, ben radicata da anni, ha ricevuto in questi ultimi mesi un durissimo colpo”. Don Patriciello ha evidenziato l’intensificarsi dell’attività di contrasto da parte delle forze dell’ordine, con la Compagnia dei Carabinieri e la Polizia impegnate senza sosta, il commercio di droga visibilmente diminuito e i capi clan quasi tutti in carcere.

Nonostante i progressi ottenuti grazie all’impegno delle istituzioni e del governo, il parroco ha spiegato come i delinquenti stiano tentando di riempire i vuoti lasciati dai detenuti, seguendo un meccanismo ben noto agli esperti del settore. Particolare preoccupazione ha espresso per il fatto che gli autori delle sparatorie sono “tutti giovanissimi”, rivolgendo loro un accorato appello: “Ragazzi, nel nome di Dio, fermatevi! Godetevi la vostra bella gioventù. La strada che avete intrapreso è un vicolo cieco. Finisce sempre o al carcere o al camposanto”.

Don Patriciello ha voluto ringraziare che non ci siano state vittime innocenti, esprimendo solidarietà alle persone del Parco Verde terrorizzate dagli eventi. Il sacerdote ha lanciato un messaggio di speranza e determinazione, chiamando a raccolta “istituzioni, politica, professionisti, industriali, chiesa e popolo” per liberare il territorio dalla camorra, sottolineando l’importanza di rimanere onesti e trasparenti per raggiungere questo obiettivo.

Il parroco ha concluso il suo intervento sui social con un invito alla mobilitazione collettiva, esortando tutti a non arrendersi e a non “tirare i remi in barca”, ribadendo la necessità di un impegno comune per liberare “dalla zavorra della camorra questa nostra terra tormentata e bella”.