Scomparsa di Cinzia Pinna: s’indaga per omicidio

Analisi decisiva nel casolare di Palau. Due uomini indagati per occultamento di cadavere.

Palau – Le ricerche di Cinzia Pinna, la donna sparita nel nulla tredici giorni fa entrano in una fase cruciale con l’intervento degli specialisti dell’Arma. La Procura di Tempio Pausania ha disposto accertamenti tecnici irripetibili presso una proprietà rurale nella zona di Palau, dove potrebbero emergere elementi decisivi per fare luce sulla sparizione che tiene con il fiato sospeso un’intera comunità.

L’operazione, affidata ai carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche di Cagliari, rappresenta un momento chiave dell’inchiesta che vede al centro due persone finite sotto la lente degli investigatori. Si tratta di un imprenditore quarantunenne originario di Arzachena, proprietario dell’immobile oggetto delle verifiche tecniche, e di un giovane milanese di ventisei anni. Entrambi sono accusati di aver fatto sparire il corpo della vittima.

La storia inizia la sera dell’11 settembre, quando la trentatreenne di Castelsardo viene avvistata per l’ultima volta in un locale della movida di Palau. Le telecamere di sorveglianza e i testimoni la immortalano insieme ai due uomini ora indagati, prima che di lei si perdano definitivamente le tracce. Da quel momento, nonostante le ricerche intensive, nessuno è più riuscito a localizzarla o a ottenere sue notizie.

L’allarme scatta quando i parenti si rendono conto che qualcosa non va. La mancanza di contatti, inusuale per la giovane donna, spinge i familiari a rivolgersi immediatamente alle autorità per denunciare la scomparsa. La mobilitazione è immediata: dal 12 settembre squadre specializzate dei vigili del fuoco, volontari della protezione civile e pattuglie dei carabinieri battono palmo a palmo il territorio alla ricerca di indizi.

Parallelamente alle operazioni di ricerca sul campo, gli inquirenti si concentrano sull’analisi degli ultimi movimenti della donna. Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Noemi Mancini, puntano a ricostruire minuto per minuto quanto accaduto nelle ore cruciali tra l’11 e il 12 settembre, quando Cinzia Pinna è svanita nel nulla.

Gli investigatori hanno sequestrato diversi dispositivi mobili appartenenti alle persone coinvolte nella vicenda, che verranno sottoposti ad analisi forensi per estrarre dati, messaggi e geolocalizzazioni che potrebbero rivelare dettagli fondamentali sulla dinamica dei fatti. Insieme ai telefoni, è stata posta sotto sequestro anche un’arma da fuoco, il cui ruolo nell’inchiesta resta da chiarire.

La famiglia non si è mai arresa e ha mantenuto alta l’attenzione mediatica sulla vicenda attraverso appelli continui sui social network. La sorella, in particolare, ha utilizzato le piattaforme digitali per diffondere la foto della congiunta e raccogliere testimonianze, sperando che qualcuno possa fornire informazioni utili agli investigatori.

L’escalation investigativa di queste ore, con il passaggio da un’ipotesi di scomparsa a quella di omicidio, segna una svolta drammatica nella vicenda.