Scoperto sistema elusivo da oltre 9 milioni di euro

Operazione congiunta di Dogane e Guardia di Finanza nel settore delle calzature di lusso.

La Spezia – Agenzia delle Dogane e Monopoli e Fiamme Gialle confermano la loro efficacia nella tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea. Grazie a un’analisi congiunta dei rischi, è stato individuato un complesso sistema di frode che ha permesso a due società del Nord Italia di eludere oltre 9 milioni di euro tra diritti doganali e IVA, nel settore delle calzature di alta gamma.

Si tratta di sneakers prodotte in Cina per due brand internazionali, sdoganate in Italiaanche tramite lo scalo mercantile della Spezia – con triangolazioni verso importatori esteri, ad esempio a Hong Kong e in Svizzera. L’obiettivo era ridurre sensibilmente l’imponibile sui diritti doganali.

Il meccanismo consisteva nel dichiarare in dogana, all’importazione, il valore della merce indicato nelle fatture del produttore cinese verso l’importatore. In realtà, le scarpe erano già vendute al destinatario italiano a un prezzo superiore, mentre erano ancora in transito via mare. Per legge, l’imponibile corretto da dichiarare era proprio il valore effettivo di vendita al cliente italiano.

Il sistema di sotto-fatturazione è emerso dopo un controllo su un container proveniente dalla Cina, individuato tramite l’analisi di rischio congiunta. Funzionari ADM e militari del Gruppo della Spezia hanno verificato la documentazione del carico, confermando il meccanismo elusivo, che per la prima spedizione controllata aveva comportato un’evasione di circa 7.500 euro.

La ricostruzione a ritroso di tutte le importazioni dei soggetti coinvolti ha mostrato che il modus operandi era stato replicato in oltre 280 operazioni doganali dal 2019, con diritti evasi (dazi, IVA e interessi) superiori a 8,6 milioni di euro. Parte di questa somma, oltre 1,4 milioni, è stata già versata tramite rateizzazione.

Un’altra società operante nello stesso settore ha adottato lo stesso schema, evadendo oltre 680 mila euro tra dazi, IVA e interessi. L’importo è stato ricostruito dagli investigatori e integralmente versato con le relative sanzioni.

L’operazione congiunta, denominata “SOTTOCOSTO”, ha accertato complessivamente diritti di confine per circa 9,3 milioni di euro, di cui 2,3 milioni già riscossi.

L’attività conferma l’efficacia della collaborazione tra Agenzia delle Dogane e Guardia di Finanza, basata su coordinamento info-operativo costante e protocolli mirati alla prevenzione degli illeciti sull’origine della merce e alla tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea.