Svolta nell’inchiesta, dopo il ritrovamento del corpo in decomposizione: in carcere un 37enne lombardo con precedenti penali.
Loreto – Le indagini sul macabro ritrovamento avvenuto venerdì scorso in un garage di Loreto hanno portato al fermo di un uomo sospettato di essere l’autore dell’omicidio. Si tratta di un 37enne originario di Erba, in provincia di Como, ma da tempo stabilito nel territorio marchigiano, già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati.
La vittima, identificata dopo ore di ricerche come Ettore Alex Sorrentino, 45 anni di Castelfidardo, era stata denunciata come scomparsa appena due giorni prima del ritrovamento del cadavere. Il corpo presentava una grave lesione cranica ed era stato rinvenuto in avanzato stato di decomposizione, privo di documenti di identità, in una pozza ematica all’interno del locale.
Il punto di svolta nell’inchiesta è rappresentato dal legame sentimentale tra il fermato e la proprietaria del garage dove è avvenuto il delitto. Questa circostanza ha immediatamente attirato l’attenzione degli investigatori, che hanno concentrato i primi accertamenti proprio su questa pista, rivelatasi poi quella decisiva per arrivare al presunto responsabile.
La Procura della Repubblica di Ancona ha disposto il provvedimento restrittivo sulla base degli elementi raccolti attraverso un’attività investigativa che ha combinato metodologie classiche dell’indagine criminale con sofisticate analisi tecniche. Fondamentale è stato l’apporto della Sezione Investigazioni Scientifiche e del reparto specializzato in Cyber Investigation del Nucleo Investigativo locale.
Il 37enne è attualmente detenuto presso il carcere di Montacuto, in attesa che il Giudice per le Indagini Preliminari si pronunci sulla convalida del fermo. Nel frattempo, gli inquirenti proseguono nelle attività investigative per chiarire il movente che ha spinto all’omicidio e ricostruire nel dettaglio la sequenza degli eventi che hanno portato alla morte di Sorrentino.
Un contributo determinante alle indagini dovrebbe arrivare dall’esame autoptico programmato per i prossimi giorni, che permetterà di stabilire con precisione le cause del decesso e fornire ulteriori elementi utili alla ricostruzione della dinamica criminale.
L’intera operazione ha visto impegnate per tutta la notte le forze dell’ordine dei Comandi di Ancona, Osimo e Loreto, coadiuvate dal personale sanitario, dal medico legale e dal magistrato inquirente, in un lavoro coordinato che ha permesso di dare rapidamente un nome alla vittima e di individuare il presunto assassino.