La Polizia di Stato, insieme a Carabinieri, Locale e Guardia di Finanza, ha intensificato le verifiche nelle aree critiche del centro città.
Udine – Proseguono le attività di prevenzione e contrasto alla criminalità nel capoluogo friulano. Le forze dell’Ordine anche durante la scorsa settimana, hanno incrementato i controlli nelle zone maggiormente esposte al degrado urbano, predisponendo servizi straordinari di monitoraggio.
In collaborazione con Carabinieri, Polizia Locale e unità cinofile della Guardia di Finanza, gli agenti hanno effettuato un’operazione ad “alto impatto” nelle aree di Borgo Stazione, Piazzetta del Pozzo e viale Ungheria, territori spesso segnalati per episodi di spaccio di droga. Sono state identificate quasi cento persone e sottoposti a verifica diversi esercizi pubblici, ritenuti punti di ritrovo di soggetti dediti ad attività illecite.
I controlli sono proseguiti con personale della sola Polizia di Stato, che ha identificato passanti e clienti di alcuni locali di viale Ungheria, procedendo anche a perquisizioni mirate alla ricerca di sostanze stupefacenti.
Tra i locali ispezionati figura il bar “Kikò Cafè”, più volte segnalato dai residenti come luogo di spaccio. Le verifiche effettuate nel corso degli ultimi mesi hanno confermato la fondatezza delle lamentele: il locale risultava abituale punto di aggregazione per persone con precedenti penali e, in più occasioni, sono stati rinvenuti quantitativi di hashish e cocaina nascosti tra saracinesche, tombini e vegetazione circostante. Per tali motivi, venerdì 19 il Questore di Udine ha disposto la chiusura del bar per dieci giorni.
Nel contesto delle operazioni è stato inoltre emesso un provvedimento di Divieto di Accesso alle Aree Urbane (Dacur) nei confronti di un cittadino pakistano di 19 anni, ripetutamente identificato in stato di ubriachezza. Per un anno il giovane non potrà accedere al centro cittadino, compresa la zona della stazione ferroviaria e le aree limitrofe, a tutela del decoro e della sicurezza pubblica.