L’Umbria Factory Festival diventa Factory Fest 2025

La nuova edizione cambia nome e si trasforma in una festa delle arti performative diffusa nei comuni di Spoleto, Foligno, Cannara, Sant’Anatolia di Narco, Spello e Bevagna. In programma 24 compagnie, 44 repliche e 15 nuove produzioni.

Spoleto – Da quest’anno l’Umbria Factory Festival cambia identità e diventa Factory Fest, una manifestazione dedicata alle arti performative che accompagnerà il pubblico fino al 2027 con nuovi linguaggi e modalità di condivisione. L’evento, promosso dalla Cooperativa Ge.Ci.Te. in collaborazione con La Mama Umbria International, si terrà dal 2 al 12 ottobre 2025 in diversi comuni umbri: Spoleto, Foligno, Cannara, Sant’Anatolia di Narco, Spello e Bevagna.

Il percorso del festival si snoda lungo la storica via Flaminia, con incursioni in Valnerina e nella Valle del Menotre. La programmazione propone l’incontro tra molteplici forme artistiche con la partecipazione di 24 realtà creative, 44 repliche complessive e 15 nuove produzioni, di cui sei assolutamente inedite.

«Abbiamo pensato a un cartellone che raccontasse la creazione artistica non solo nel suo esito finale, ma anche nel processo – spiegano i direttori artistici Emiliano ed Elisabetta Pergolari insieme ad Adriana Garbagnati –. Il claim #neverstopdancing vuole affermare la forza trasformativa e politica dell’arte, capace di resistere anche nei momenti più complessi».

Il progetto si articola in tre filoni principali: Progetti site specific, che mettono in dialogo le opere con spazi inusuali come musei, piazze, chiese sconsacrate e luoghi privati; Nuove forme del 2050, dedicata alla sperimentazione di linguaggi e tecnologie innovative per affrontare la contemporaneità con approcci originali.; La comunità aperta, con iniziative volte a rafforzare il legame tra arti performative, territorio e società civile, ponendo attenzione a inclusione e accessibilità, anche con attività per l’infanzia.

L’evento si apre il 26 settembre a Spoleto con la preview di Trickster del collettivo Opera Bianco. L’edizione 2025 prenderà il via ufficialmente il 2 ottobre con Pinocchio di Lucia Guarino al Cantiere Oberdan, a cui seguiranno numerosi appuntamenti tra spettacoli di danza, teatro e musica.

Tra i momenti di spicco: Di cosa parliamo quando parliamo d’amore di Claudio Cirri/Sotterraneo, il concerto immersivo Bitoi, Bolide / deus ex machina di Elia Pangaro, il DJ show di Sotterraneo, Mutes alive del francese Pierre Bastien, Guado di Nanou a Castel San Felice e Officina Prometeo di Divisoperzero.

A Spello, il 9 ottobre, sarà la volta di Lunch with Sonia della compagnia colombiana Loco7 Dance Puppet Theatre e di un laboratorio di marionette per bambini. A Foligno arriveranno nous sommes toustes des étoiles di Anna Basti, il concerto dei Seefeel, la performance Je suisse (or not) del Collettivo Treppenwitz, Swan di Gaetano Palermo e You have to be deaf to understand di Diana Anselmo.

Il 12 ottobre la chiusura con Upside Down #4 – Il Talk imperfetto a Foligno e Ghosts di Fanny & Alexander a Bevagna.

Il festival è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura, Regione Umbria e diversi enti locali, in collaborazione con numerosi partner culturali italiani e internazionali.