Emergenza abitativa: l’Europa accende i riflettori sul diritto alla casa

A Palermo la Commissione speciale del Parlamento Europeo incontra ANIA e Sinalp: serve una strategia strutturale per l’housing sociale.

Palermo – Il tema dell’accessibilità e dei costi dell’abitare è finalmente entrato nell’agenda dell’Unione Europea. Il 18 settembre 2025, la Commissione speciale sull’housing, istituita dal Parlamento Europeo, si è riunita a Palazzo Reale di Palermo, sede del Parlamento Siciliano. Tra i partecipanti, anche il Sindacato Inquilini ANIA con il Segretario Nazionale Andrea Monteleone e il dirigente regionale Sinalp.

Monteleone ha espresso apprezzamento per l’impegno europeo nel voler affrontare una crisi che non riguarda più solo fasce marginali, ma coinvolge giovani, famiglie monoreddito e anziani. L’abitare è un diritto primario che incrocia servizi, trasporti, sostenibilità e qualità della vita urbana.

Negli ultimi anni, l’aumento dei prezzi degli immobili e dei canoni di locazione ha escluso dal mercato ampie fasce della popolazione, aggravando le tensioni sociali. La carenza di alloggi popolari e l’espansione delle locazioni turistiche brevi hanno ulteriormente ridotto l’offerta abitativa per i residenti.

ANIA denuncia da tempo l’assenza di un piano casa strutturale, ricordando il “Piano Fanfani” (1959–1963) come esempio virtuoso di edilizia integrata e sviluppo sociale. Oggi, le politiche abitative sono frammentate e subordinate alle logiche di mercato.

Il sindacato chiede piani nazionali e regionali coordinati per aumentare l’edilizia sociale, limitare gli effetti distorsivi delle locazioni brevi e investire nella rigenerazione urbana. In Italia ci sono circa 10 milioni di immobili sfitti, ma solo una minima parte è realmente fruibile.

Infine, ANIA propone strumenti di sostegno diretto per giovani e famiglie, superando i bonus temporanei e promuovendo un vero welfare abitativo. La casa non è solo un bene economico, ma un diritto sociale, fondamento di dignità e inclusione.