Arezzo, maxi operazione contro la criminalità giovanile

La Polizia di Stato ha identificato oltre 50 giovani e denunciato due ragazzi per ricettazione e istigazione a delinquere. L’attività ha coinvolto luoghi di aggregazione e piattaforme social per prevenire reati e comportamenti violenti.

Arezzo – Attraverso le Squadre Mobili distribuite su tutto il territorio nazionale e coordinate dal Servizio Centrale Operativo, ha concluso una vasta operazione giudiziaria mirata a contrastare la criminalità giovanile. L’intervento ha riguardato ragazzi impegnati in reati contro la persona, il patrimonio, stupefacenti e armi, oltre a condotte illecite che spesso sfociano in discriminazione o atti di violenza.

Nel territorio aretino, l’attività si è concentrata sui principali luoghi di ritrovo dei giovani, inclusi il centro città e le aree limitrofe alla stazione, con controlli anche presso esercizi commerciali frequentati da adolescenti. Durante le verifiche, un minorenne è stato denunciato per ricettazione: sul suo profilo Instagram apparivano immagini in cui impugnava una pistola. La perquisizione domiciliare ha portato al rinvenimento di due pistole giocattolo prive del tappo rosso, coltelli a serramanico e documenti e bancomat appartenenti a terzi, alcuni risultati provento di furto.

Parallelamente, la Polizia ha intensificato il monitoraggio dei social network per intercettare attività illecite online. Nell’ambito di questa azione, un 20enne tunisino, già condannato a due anni e undici mesi di reclusione per rapine commesse ad Arezzo, è stato denunciato per istigazione a delinquere. L’indagine ha rilevato contenuti che promuovevano violenza, reati predatori e scontri con le forze dell’ordine. L’Autorità giudiziaria ha emesso un decreto di oscuramento dei suoi canali social, ritenendo elevato il rischio di emulazione tra i suoi seguaci.

L’operazione dimostra l’impegno della Polizia di Stato nel prevenire e contrastare la devianza giovanile, tutelando la sicurezza pubblica sia nelle strade che nel mondo digitale.