Vincolo di esclusività, UGL Salute vuole l’abolizione definitiva

Chiesto un intervento urgente: proroga immediata e misura strutturale a tutela della categoria e del SSN.

A meno di quattro mesi dalla scadenza della norma che ha temporaneamente abolito il vincolo di esclusività per i professionisti sanitari dipendenti del SSN – tranne i medici – nessuna risposta, nessun provvedimento, nessun segnale. Solo un assordante silenzio istituzionale che sa di disinteresse e di abbandono nei confronti di un’intera categoria di lavoratori già provata da anni di sacrifici.

La misura sperimentale che ha permesso agli operatori sanitari non medici di esercitare anche in libera professione ha rappresentato un timido ma importante passo avanti. E adesso? Tutto tace. Il tempo passa, e chi deve decidere resta a guardare, condannando probabilmente migliaia di professionisti all’ennesima beffa dichiara Gianluca, Segretario Nazionale dell’UGL Salute.

La mancata abolizione del vincolo di esclusività rischia di essere un errore politico grave. In un momento in cui il Servizio Sanitario Nazionale arranca e le professioni sanitarie stanno perdendo attrattività, bloccare la possibilità di lavorare anche nel privato equivale a spegnere ogni speranza di rilancio del settore.

La possibilità di esercitare sia nel pubblico che nel privato non è un privilegio: è una leva fondamentale per valorizzare i professionisti, ridurre le liste d’attesa e migliorare i servizi offerti ai cittadini. Continuare a ignorare questa esigenza significa non avere a cuore né i lavoratori né il diritto alla salute degli italiani,” aggiunge Giuliano.

La UGL Salute chiede al Governo un atto immediato di responsabilità: la proroga deve essere approvata prima del 31 dicembre. Ma non basta: chiediamo che venga resa strutturale la misura per tutte le professioni sanitarie, nessuna esclusa.

Non accetteremo ulteriori rinvii, promesse al vento o inutili passerelle. Se le istituzioni non raccoglieranno il nostro appello siamo pronti a far sentire ancora più forte la nostra voce affinché i diritti dei professionisti non vengano ancora una volta calpestati,” conclude il Segretario Giuliano.