Streaming illegale, stretta contro i furbetti del “pezzotto”: perquisizioni in tutta Italia

Smantellata una vasta rete di pirateria audiovisiva con ramificazioni transnazionali. Al setaccio fornitori, server e canali di distribuzione.

Cagliari – La Guardia di Finanza ha portato a termine una vasta operazione di contrasto allo streaming illegale che ha interessato diverse regioni italiane, con sequestri e perquisizioni mirati a tutelare il diritto d’autore.

I militari del 2° Nucleo Operativo Metropolitano, coordinati dal Gruppo Cagliari, hanno scoperto la proiezione abusiva di contenuti pay per view in un esercizio pubblico dell’hinterland cagliaritano. Attraverso dispositivi illegali, era possibile accedere a centinaia di film, serie tv ed eventi sportivi in diretta.

Gli accertamenti successivi hanno permesso di ricostruire un sistema complesso, che comprendeva fornitori di contenuti, reti di distribuzione e server dedicati. Le prime evidenze investigative indicano che la struttura criminale operava su scala transnazionale, con collegamenti in Olanda e negli Stati Uniti.

Il Comando provinciale delle Fiamme gialle ha sottolineato come i proventi dello streaming illegale alimentino fenomeni di evasione fiscale e riciclaggio di denaro. “Questa operazione rappresenta un tassello fondamentale nella lotta contro la pirateria audiovisiva”, hanno dichiarato gli investigatori, sottolineando la sinergia con la Procura della Repubblica di Cagliari.

Oltre allo smantellamento delle reti criminali, sono in corso le procedure per l’identificazione degli utenti che hanno acquistato il servizio pirata, i quali rischiano sanzioni penali e amministrative.

L’intervento si inserisce nel più ampio impegno della Guardia di Finanza a difesa dell’industria audiovisiva legale, con l’obiettivo di proteggere l’ecosistema digitale e garantire condizioni eque ai professionisti del settore.