Un 35enne ha ammesso di essere fuggito alla guida dopo aver bevuto, mentre un suo dipendente ha tentato di coprirlo autoaccusandosi: entrambi denunciati dalla Polizia di Stato.
Udine – La Polizia di Stato di Udine ha denunciato due cittadini albanesi di 35 e 24 anni per i fatti avvenuti la sera del 14 luglio scorso in via Grazzano, quando una Mercedes C220, fuggita a un posto di controllo, si è ribaltata dopo aver urtato una Opel Corsa in sosta.
Il conducente, illeso, era scappato a piedi, lasciando l’auto incidentata e seminando il panico tra passanti e avventori dei locali della zona, allarmati dal forte boato dell’impatto. Le ricerche immediate degli agenti avevano permesso di raccogliere testimonianze e acquisire le immagini delle telecamere di videosorveglianza, che ritraevano chiaramente il proprietario del mezzo alla guida.
La mattina successiva, in Questura si era presentato un 24enne albanese, dipendente del proprietario dell’auto, autoaccusandosi di essere stato lui al volante e giustificando la fuga come una reazione di panico. Una versione apparsa da subito poco credibile e smentita dai filmati.
Convocato dagli investigatori, il 35enne – titolare del veicolo e datore di lavoro del giovane – ha infine ammesso le proprie responsabilità: la fuga era motivata dal timore di perdere la patente dopo aver bevuto oltre il limite consentito, documento indispensabile per la sua attività nel settore edile.
Nonostante le scuse e l’offerta di risarcimento del danno arrecato all’auto parcheggiata, per l’uomo è scattata la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, mentre il suo dipendente dovrà rispondere di autocalunnia.
La Questura sottolinea come la vicenda, oltre a mettere in serio pericolo la sicurezza stradale, dimostri ancora una volta l’efficacia del lavoro investigativo svolto attraverso testimonianze e sistemi di videosorveglianza.