Svolta nel caso della 48enne di Ladispoli svanita il 5 giugno 2005 dopo un violento litigio col marito. La posizione dei resti segnalata da una missiva accompagnata da una mappa.
Ladispoli – Potrebbero essere di Elena Vergari, la 48enne di Ladispoli sparita nel nulla il 5 giugno 2005, le ossa rinvenute dalla polizia in un terreno del comune sul litorale romano, nel punto segnalato da una lettera anonima, svelata dalla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto” e completa di mappa.
Gli inquirenti hanno già disposto accertamenti per stabilire se i resti siano umani ed eventualmente procedere al test del Dna, che potrebbe riaprire definitivamente il caso.
Elena Vergari, casalinga e madre di un figlio, scomparve all’improvviso vent’anni fa dopo un violento litigio col marito. Secondo la versione di quest’ultimo, il giorno prima i due erano partiti per una gita al Lago di Bracciano, ma durante il tragitto avrebbe cambiato idea e si sarebbe recata al cimitero di Vatopina a trovare i genitori. Dopo aver dormito in auto, sarebbero rientrati in casa la mattina prestissimo, prima che il figlio si svegliasse. Ma poi la coppia aveva litigato e lei, sempre secondo il marito, sarebbe uscita di casa incamminandosi per oltre un chilometro. Quindi, giunta in via Yvon De Begnac, sarebbe salita a bordo di una Mercedes scura con targa straniera guidata da uno sconosciuto. Quindi l’uomo sarebbe rientrato a casa riferendo al figlio che Elena se n’era andata.
Pochi giorni dopo, al figlio erano arrivati un paio di misteriosi messaggi sms della madre, che palesavano la sua volontà di lasciare tutto e trasferirsi all’estero: “Sto bene, non cercatemi”. Le analisi rivelarono che l’sms era stato inviato da una cabina telefonica vicina alla sua abitazione, alimentando i sospetti di una messinscena.
Le indagini non portarono a nulla. Nessuna traccia ematica della donna, nessun indizio. Quindi, nel 2017, il caso fu archiviato. Il fratello Paolo, però, non ha mai smesso di chiedere la verità, sostenendo che Elena non avrebbe mai lasciato volontariamente la famiglia.
Ora, con il ritrovamento di quelle poche ossa, la vicenda torna prepotentemente alla ribalta. Resta da stabilire se quei resti appartengano davvero a Elena Vergari o se si tratti di un macabro depistaggio.