L’inchiesta della Procura di Cassino coinvolge anche altri cinque indagati. Contestato l’uso illecito di fondi e personale per fini politici.
Frosinone – Un consigliere provinciale è finito al centro di una complessa indagine della Guardia di Finanza di Arce, con il supporto del Gruppo di Cassino, che ha portato all’emissione di una misura cautelare: divieto di dimora nelle province di Frosinone e Latina e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
L’ordinanza, disposta dal GIP di Cassino su richiesta della Procura della Repubblica, riguarda i reati di truffa e peculato, contestati in concorso con altri cinque soggetti non destinatari del provvedimento.
Secondo le indagini, coordinate dal Procuratore Carlo Fucci e dal Sostituto Procuratore titolare del fascicolo, quando l’indagato era presidente della XV Comunità Montana di Arce avrebbe affidato appalti e incarichi diretti per circa 90.000 euro a una cooperativa di Anagni. I progetti, formalmente legati alla promozione del territorio, sarebbero stati in realtà solo parzialmente realizzati.
Le persone assunte con contratti temporanei o di collaborazione venivano utilizzate come segretarie personali e addette alla campagna elettorale del politico, con falsificazione di presenze e relazioni finali.
Il meccanismo si sarebbe ripetuto anche nel 2023, in occasione delle elezioni regionali, provinciali e comunali, con altre tre lavoratrici assunte da società partecipate pubbliche della Provincia di Frosinone. Anche in questo caso, invece di svolgere le mansioni previste, sarebbero state impiegate per la promozione politica dell’indagato, percependo complessivamente 45.000 euro.
La Guardia di Finanza contesta inoltre al consigliere provinciale di aver ottenuto rimborsi indebiti per spese legali mai sostenute, in accordo con il proprio avvocato. Parallelamente, avrebbe utilizzato auto e carburante della Comunità Montana per spostamenti legati alle campagne elettorali.
All’esito delle indagini, il GIP di Cassino ha disposto la misura cautelare personale, mentre per il consigliere e altri cinque indagati è arrivata anche la notifica della conclusione delle indagini preliminari.