In campo oltre 150 carabinieri. 38 le perquisizioni effettuate nel corso del blitz. Scovati 22 irregolari sul territorio italiano.
Livorno – Su ordine della Procura della Repubblica labronica, i Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno, nelle province di Livorno e Pisa, coadiuvati dai Reparti dell’Arma territoriali competenti, nonché da R.O.S., S.O.S., S.I.O. del 6° Battaglione Toscana, Nucleo Elicotteri di Pisa e Nuclei Cinofili di Firenze e San Rossore (PI), per un totale di oltre 150 Carabinieri, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Livorno, su richiesta della locale Procura della Repubblica – nei confronti di 15 soggetti, fra questi 11 senza fissa dimora e irregolari sul territorio nazionale (5 in carcere, 1 agli arresti domiciliari e 9 divieti di dimora nella provincia di Livorno), ritenuti responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope (artt. 81 e 110 c.p., art.73 del D.P.R. 309/90). Ulteriori 38 soggetti sono destinatari di decreto di perquisizione per i medesimi reati e, per 22 di questi irregolari, è stata avviata la procedura per l’espulsione.
Il provvedimento è stato emesso a seguito dell’indagine denominata “Garibaldi”, sviluppata da settembre 2024 a giugno 2025 dal NORM della Compagnia di Livorno e condotta mediante attività di osservazione, pedinamento e controllo, anche tramite sistemi di videosorveglianza.

Le attività illecite si sono concentrate prevalentemente in piazza Garibaldi e negli adiacenti Scali del Pontino, aree note per il degrado urbano e la presenza radicata di fenomeni di spaccio di sostanze stupefacenti. Tale attività, esercitata in modo stabile e continuativo, permetteva l’approvvigionamento di droga in loco senza contatti preventivi, generando diffusa percezione di insicurezza e allarme sociale, aggravata dal fatto che le transazioni avvenivano in pieno giorno alla presenza di famiglie e bambini. La presenza di tossicodipendenti stabili contribuiva all’insorgenza di ulteriori reati contro il patrimonio e di episodi di turbativa dell’ordine pubblico.
La Compagnia Carabinieri di Livorno, nel settembre 2024, ha avviato un’indagine che ha permesso di identificare 53 persone (maggior parte tra 20 e 30 anni), 15 destinatarie di misura cautelare e 38 di decreto di perquisizione. L’operazione mirava a disarticolare una piazza di spaccio, attiva 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Gli investigatori hanno utilizzato tecniche classiche (osservazione, pedinamento, controllo) e strumenti tecnologici avanzati, tra cui telecamere di sorveglianza, installate dietro autorizzazione della Procura.
Negli ultimi mesi in piazza Garibaldi sono stati ottenuti importanti risultati operativi: 10 persone arrestate, 12 deferite in stato di libertà, 57 assuntori segnalati alla Prefettura (tra cui 7 minori), ricostruite oltre 430 cessioni di stupefacenti, sequestrati circa 2 kg di droga. Di particolare allarme il caso di un uomo che si è recato ad acquistare droga portando con sé il figlio di 2 anni: i Carabinieri hanno segnalato l’uomo alla Prefettura e informato il Tribunale per i Minorenni di Firenze.

Le modalità di spaccio erano sistematiche e ripetitive: gli acquirenti si avvicinavano agli spacciatori, mostrando il denaro e ricevendo la dose precedentemente occultata tra veicoli, indumenti o baracchine della piazza, nel tentativo di eludere i controlli. Sebbene non fossero organizzati tra loro, gli indagati gestivano autonomamente aree di influenza, generando disagio per i residenti. Il volume d’affari giornaliero stimato era di circa 1.000 euro. La quasi totalità degli indagati risultava priva di dimora stabile e di occupazione lecita, con numerosi precedenti penali per reati legati agli stupefacenti, contro la persona e il patrimonio.
Il risultato è stato un compendio accusatorio solido, fondato su riscontri oggettivi, testimonianze, sequestri e osservazioni dirette, che ha permesso di ricostruire la piazza di spaccio e interrompere l’attività illecita. L’operazione rappresenta un segnale nella lotta al degrado urbano e al traffico di stupefacenti, con particolare attenzione alla tutela dei minori. Piazza Garibaldi e gli Scali del Pontino, simboli di insicurezza, sono stati oggetto di un intervento mirato a ristabilire legalità e decoro urbano.