Codacons denuncia aumenti fino al 35,9% nei prezzi di voli, traghetti e pacchetti vacanza. Anche l’inflazione all’1,7 mette in croce le famiglie.
Roma – Estate torrida, non solo per il meteo. La fiammata dei prezzi nel settore turistico sta spingendo quasi la metà della popolazione a rinunciare alle vacanze estive. A lanciare l’allarme è il Codacons, che ha rielaborato i dati definitivi dell’Istat sui prezzi al dettaglio di luglio, evidenziando rincari significativi in tutte le voci legate a viaggi e turismo. L’inflazione, stabile al +1,7% su base annua, si traduce in un maggiore esborso di 559 euro all’anno per una famiglia tipo e di 761 euro per un nucleo con due figli, secondo l’associazione a difesa dei consumatori.
Stangata sulle vacanze estive
A luglio, i voli nazionali hanno registrato un aumento del +35,9% rispetto al 2024, mentre i voli europei sono cresciuti del +5,5%. Anche i traghetti hanno subito un rincaro del +10,9%, le auto a noleggio del +9,9%, i pacchetti vacanza nazionali del +10,3% e le strutture ricettive come case vacanza e B&B del +6%. Gli stabilimenti balneari e le piscine hanno visto un incremento del 3,4%, mentre musei e monumenti storici sono aumentati del 4%. Particolarmente significativo il balzo delle tariffe di villaggi vacanza e campeggi, che in un solo mese hanno segnato un +15,7%. Unica nota positiva, il calo del -6,3% dei prezzi dei voli intercontinentali, attribuito alla crisi geopolitica e al crollo della domanda verso destinazioni come gli Stati Uniti.
Calo del turismo interno
La situazione è aggravata da un calo del turismo interno, con presenze nelle località balneari in diminuzione fino al 25% in regioni come Emilia-Romagna e Calabria. Anche i dati di Assoturismo Confesercenti confermano un -2,9% di italiani in vacanza nel primo trimestre estivo, con cali significativi nelle località balneari (-4%) e termali (-5,3%). L’indagine del Codacons evidenzia un divario sempre più marcato tra i prezzi del turismo di lusso e le possibilità economiche delle famiglie italiane, con tariffe record come 297.573 euro per una settimana in un attico a Verona o 125.870 euro per una villa in Sardegna. Questi costi, pur rappresentando casi estremi, riflettono un trend di aumento generalizzato che colpisce anche le soluzioni più accessibili, come ombrelloni e lettini, con prezzi medi di 32 euro al giorno e punte di 120 euro in alcune località sarde.
In sofferenza le località balneari
Nonostante le rassicurazioni del Ministro del Turismo Daniela Santanché, che ha evidenziato un’occupazione del 48% a giugno e del 43% a luglio nelle strutture italiane, il settore turistico fatica a riprendersi, con un calo del 20-30% nell’affluenza alle località balneari. La combinazione di inflazione, aumento dei costi e riduzione del potere d’acquisto sta spingendo molti italiani verso le staycation, ovvero le vacanze trascorse a casa, una tendenza in crescita che coinvolge il 25% della popolazione, soprattutto i più giovani.