Due diciassettenni e due donne di 40 anni sono stati ricoverati in gravi condizioni, uno è in condizioni critiche. Indagini in corso su un panino acquistato in un food truck a Diamante.
Cosenza – Sono saliti a quattro i casi di sospetta intossicazione alimentare da botulino nel Cosentino, con i pazienti – due diciassettenni e due donne quarantenni – attualmente ricoverati in terapia intensiva all’ospedale di Cosenza. Tre di loro sono in prognosi riservata, mentre uno versa in condizioni critiche.
L’allarme è scattato sul Tirreno cosentino, dove si sospetta si sia originato il focolaio. I primi due pazienti – due 17enni in vacanza nella zona – si sono sentiti male dopo aver mangiato un panino con broccoli e salsiccia, acquistato da un venditore ambulante sul lungomare di Diamante. Vomito, diarrea, dolori addominali e annebbiamento della vista sono stati i sintomi principali. Trasportati d’urgenza all’ospedale di Cetraro, sono poi stati trasferiti a Cosenza.
Poche ore dopo, anche due donne di 40 anni si sono presentate con gli stessi sintomi. Intanto, l’Azienda sanitaria provinciale ha avviato un’indagine epidemiologica, sequestrando alcuni campioni di cibo dal food truck incriminato per sottoporli ad analisi.
Il primario della Terapia intensiva, Andrea Bruni, ha confermato l’arrivo da Roma, tramite eliambulanza, di sette fiale di siero antibotulinico: una da somministrare e sei di scorta, nel timore di nuovi casi.
Il sospetto botulino rappresenta una delle più gravi forme di intossicazione alimentare, e la rapidità d’intervento può risultare decisiva. Si attendono ora gli esiti delle analisi per confermare la natura del batterio responsabile dell’intossicazione.