La scossa nella regione della Kamchatka. Onde alte fino a 4 metri registrate in Russia. Evacuazioni in Giappone, allerta fino a Messico, USA e Sud America.
Una violentissima scossa di terremoto di magnitudo 8.8 è stata registrata all’1:24 ora italiana al largo della Kamchatka, in Russia, provocando una massiccia allerta tsunami in tutto il bacino del Pacifico. Lo rende noto il Servizio Geologico degli Stati Uniti (USGS). Secondo quanto riferito dal governatore della regione russa, Vladimir Solodov, si registrano numerosi feriti, mentre le autorità invitano i cittadini a restare lontani dalle coste.
L’epicentro del sisma è stato localizzato a circa 119 km da Petropavlovsk-Kamchatsky, a una profondità di 20,7 km. Nella zona di Elizovsky, onde di 3-4 metri hanno già raggiunto la costa. Si segnalano blackout, interruzioni nelle comunicazioni e danni agli edifici, ma nessuna vittima confermata. Secondo gli esperti russi, è il più potente terremoto nella regione dal 1952.
Il Servizio geofisico dell’Accademia russa delle scienze avverte che le scosse di assestamento potranno continuare per un mese, con possibili magnitudo fino a 7.5. Il sisma è considerato un “evento unico” per la zona.
In Giappone, è stato lanciato l’allarme tsunami lungo tutta la costa orientale. Le autorità hanno chiesto a 1,9 milioni di persone di evacuare, inclusa la zona della centrale nucleare di Fukushima, evacuata per precauzione. Onde fino a 1,3 metri sono state registrate nella prefettura di Iwate, mentre a Hokkaido l’onda ha raggiunto i 60 cm.
Il sisma ha attivato l’allerta tsunami anche per gli Stati Uniti: onde di 30 cm sono già arrivate alle Isole Aleutine. L’arrivo dell’onda è previsto entro le prossime ore su Hawaii, California, Oregon e Stato di Washington, con stime di onde tra 30 cm e 1,5 metri. Anche il Messico ha attivato l’allerta: onde fino a un metro attese tra Ensenada e il Chiapas.
L’allerta è stata estesa a decine di Paesi del Pacifico: Filippine, Micronesia, Polinesia Francese, Nuova Zelanda, Ecuador, Cile e altre nazioni hanno attivato i protocolli d’emergenza e predisposto evacuazioni nelle zone costiere.