Le nuove analisi escludono errori tecnici: il profilo genetico trovato nella bocca di Chiara è completo e non appartiene agli operatori. La Procura: “Basta con le congetture mediatiche”.
Pavia – Ancora riflettori sul caso di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco nell’agosto del 2007. Secondo quanto rivela il Corriere della Sera, ed è stato rilanciato da diverse testate nazionali, le ultime analisi genetiche sul cosiddetto “Ignoto 3” escluderebbero definitivamente l’ipotesi di una contaminazione. La traccia di Dna rinvenuta nella bocca della vittima durante l’autopsia presenta infatti 22 marcatori genetici e una quantità significativa di materiale biologico, incompatibile con un contatto accidentale.
Chi è “Ignoto 3”? Le analisi sul Dna al centro dell’inchiesta
La genetista Denise Albani, incaricata dal tribunale di Pavia, ha confermato che il profilo genetico è completo, coerente e integro, e soprattutto non coincide con quello di nessun operatore presente durante l’autopsia o il trasporto del corpo. Gli avvocati di Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni, tornano alla carica: “La presenza di Ignoto 3 dimostra che c’era un’altra persona sulla scena del crimine”.
La replica dei consulenti: “Possibile contaminazione da garze non sterili”
Tuttavia, i consulenti della famiglia Poggi non escludono del tutto l’errore tecnico. La genetista Marina Baldi, ospite a Morning News, ha ipotizzato una contaminazione da “garze non sterili utilizzate durante l’autopsia”, che potrebbero aver trasferito tracce di Dna. Ma secondo la Procura, la qualità e quantità del profilo rendono questa ipotesi poco credibile.
Andrea Sempio di nuovo al centro: contraddizioni e nuovi dettagli sull’interrogatorio
E anche Andrea Sempio torna al centro dell’attenzione. In un’intervista a Quarto Grado, ha raccontato di aver avuto un malore durante l’interrogatorio del 2008, ma il dettaglio non risulta nei verbali. Ha anche ammesso di essere stato autorizzato a rientrare a casa per recuperare lo scontrino del parcheggio, che all’epoca costituiva parte del suo alibi. Un comportamento inusuale, secondo gli investigatori.
La Procura: “Basta con le ricostruzioni arbitrarie”
Ieri il procuratore capo di Pavia, Fabio Napoleone, ha pubblicato una nota in cui denuncia la proliferazione di “congetture prive di fondamento” da parte di consulenti e opinionisti: “In assenza di comunicazioni ufficiali, ogni interpretazione genera solo confusione e falsi scenari”.
Cosa succede ora: impronte e nuovi confronti genetici
La Procura ha avviato una doppia linea investigativa. Da un lato, continua la verifica della possibile contaminazione tramite il confronto del profilo di “Ignoto 3” con quello di oltre 30 soggetti che hanno avuto contatti col corpo di Chiara Poggi. Dall’altro, si cerca di risalire all’identità dell’autore del Dna. Il nome di Andrea Sempio è tornato sul tavolo degli inquirenti.
Il prossimo passo è atteso per il 23 luglio, quando verrà affidato al perito Domenico Marchigiani l’incarico per l’analisi dattiloscopica di alcune impronte raccolte nel 2007 e mai attribuite.