Palermo, due latitanti arrestati al porto: erano rientrati dall’estero per le vacanze

Individuati tra passeggeri in arrivo da Livorno e Genova: su di loro pendevano misure di restrizione. Uno proveniva dalla Germania, l’altro dalla Svizzera.

Palermo – I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, nell’ambito del dispositivo operativo di controllo ai flussi di merci e passeggeri sbarcanti dalle motonavi in approdo presso lo scalo portuale del capoluogo, hanno individuato e tratto in arresto due soggetti su cui pendevano misure di restrizione della libertà personale e che si erano sottratti agli ordini dell’Autorità Giudiziaria.

In particolare, le fiamme gialle in servizio presso il 1° Nucleo metropolitano del Gruppo di Palermo hanno individuato, tra i numerosi turisti in transito e persone in rientro in Sicilia provenienti rispettivamente a bordo delle navi in arrivo da Livorno e Genova, i due soggetti che erano stati destinatari di misure di restrizione della libertà personale e che, volontariamente, si erano sottratti a tali misure.

Gli stessi si erano resi irreperibili per la giustizia italiana e si erano stabiliti all’estero. Il primo proveniva dalla Germania e avrebbe dovuto scontare una pena per reati di violenza privata emessa dal Tribunale di Gela. I finanzieri, dopo l’arresto, lo hanno condotto, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, agli arresti domiciliari.

Il secondo uomo rientrava in Sicilia dalla Svizzera. Nei suoi confronti pendeva un provvedimento di carcerazione per vari reati tra i quali truffa e altri contro la persona, emesso a seguito di sentenze emanate dal Tribunale di Trapani. Il condannato è stato quindi tradotto presso la Casa Circondariale “Pagliarelli – Antonio Lorusso” di Palermo, per l’espiazione delle previste pene.

Dall’inizio dell’anno sono stati 4 i soggetti che, volontariamente sottrattisi a misure di restrizione della libertà personale, sono stati fermati dalle fiamme gialle che presidiano il porto di Palermo.

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