Sequestrarono e rapinarono imprenditore: due nuovi arresti, tra cui un 19enne

L’indagine della Squadra Mobile porta alla luce un piano criminale: la vittima fu costretta a consegnare denaro, oggetti di valore e armi. In manette anche un giovane classe 2005.

Palermo – Due nuovi arresti sono stati eseguiti dalla Polizia di Stato nell’ambito delle indagini sulla violenta rapina e sequestro di persona ai danni di un imprenditore palermitano, avvenuti lo scorso 30 novembre nel capoluogo siciliano. Si tratta di S.A., classe 1976, e S.A., classe 2005, ritenuti gravemente indiziati dei reati di rapina pluriaggravata, sequestro di persona e ricettazione, in concorso con R.P. e V.V., già arrestati in flagranza lo stesso giorno del fatto.

Il provvedimento è stato disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica, ed eseguito dalla Sezione Antirapina della Squadra Mobile palermitana.

Sequestrato in auto, poi costretto a consegnare denaro e armi

I fatti risalgono al tardo pomeriggio del 30 novembre 2023, quando l’imprenditore, mentre si trovava alla guida della propria auto, è stato bloccato da un altro veicolo. A bordo si trovavano R.P., V.V. e S.A., che lo hanno costretto con la forza a condurli presso la sua abitazione.

Una volta in casa, la vittima è stata obbligata a consegnare una rilevante somma di denaro, oggetti di valore e armi legalmente detenute. L’intervento tempestivo della Polizia ha permesso l’arresto in flagranza di R.P. e V.V., trovati ancora in possesso della refurtiva.

Le indagini: intercettazioni, tabulati e videosorveglianza

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura, ha permesso di ricostruire l’intero piano criminale. Fondamentali le intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre all’analisi dei tabulati e alle immagini registrate da sistemi di videosorveglianza.

È emerso così il coinvolgimento del giovane S.A., classe 2005, considerato parte attiva nelle fasi preparatorie, organizzative ed esecutive del colpo. Anche il secondo S.A., adulto, avrebbe avuto un ruolo diretto nel materiale sequestro della vittima, il cui stile di vita e spostamenti erano già stati sistematicamente monitorati dal gruppo criminale.

Un piano studiato nei dettagli

Secondo gli investigatori, si trattava di un’azione pianificata con precisione, che dimostra una pericolosa organizzazione criminale capace di sorvegliare, colpire e agire con violenza. La partecipazione attiva di un soggetto appena maggiorenne – il 19enne S.A. – sottolinea inoltre il coinvolgimento di giovanissimi in dinamiche criminali estremamente gravi.

I due nuovi indagati si trovano attualmente in custodia cautelare in carcere, come già disposto nei confronti degli altri due complici.

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