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Strage di Bologna, ergastolo definitivo per Paolo Bellini: fu il “quinto uomo” nell’attentato del 2 agosto 1980

La Cassazione conferma la condanna all’ex esponente di Avanguardia Nazionale. Sei anni a Segatel per depistaggio, quattro a Catracchia per false dichiarazioni.

Bologna – È definitiva la condanna all’ergastolo per Paolo Bellini, ex esponente di Avanguardia Nazionale, ritenuto esecutore materiale in concorso della strage di Bologna del 2 agosto 1980, uno degli atti terroristici più gravi della storia repubblicana, costato la vita a 85 persone e che provocò oltre 200 feriti.

A stabilirlo è stata la sesta sezione della Corte di Cassazione, che ha rigettato il ricorso della difesa, rendendo esecutiva la pena massima nei confronti di Bellini, già noto alle cronache giudiziarie per il suo passato eversivo.

La Suprema Corte ha inoltre confermato altre due condanne legate all’inchiesta sulla strage e ai successivi depistaggi: sei anni di reclusione per Piergiorgio Segatel, ex capitano dei carabinieri, accusato di depistaggio, e quattro anni per Domenico Catracchia, ex amministratore di condomini in via Gradoli a Roma, condannato per aver fornito false informazioni al pubblico ministero.

Il processo, seguito per anni dall’Associazione tra i familiari delle vittime e sostenuto dalla Procura generale di Bologna, ha portato alla luce nuove responsabilità e connessioni tra ambienti eversivi, istituzioni deviate e apparati di copertura, che hanno contribuito a rallentare e ostacolare l’accertamento della verità per oltre quattro decenni.

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