La Guardia di finanza di Treviso ha scoperto un giro di fatture false. Sarebbero coinvolte diciotto aziende riconducibili a 16 cittadini cinesi. Circa 600 le imprese italiane che avrebbero beneficiato del sistema.
TREVISO – Il meccanismo scoperto dalla Guardia di finanza di Treviso era il seguente: diciotto società gestite da cittadini cinesi vendevano fatture false, per forniture di beni mai effettuate, ad altre imprese sparse in tutta Italia. In questo modo le imprese acquirenti delle fatture false abbattevano illecitamente il carico fiscale, trasferito sulle aziende fornitrici, spesso riconducibili a persone irreperibili in Italia. Il debito erariale finiva su queste ultime ed era destinato a non essere mai onorato al fisco italiano.
Secondo le indagini, l’importo delle fatture false supererebbe gli 87 milioni di euro di base imponibile e i 19 milioni di Iva. Accusati dell’operazione di illecita compravendita sono sedici cittadini di origine cinese, tutti denunciati alla procura delle Repubblica di Treviso. Le imprese italiane che avrebbero acquistato le fatture false e beneficiato in questo modo dell’abbattimento fiscale ammontano a circa 600.
L’indagine della Guardia di finanza ha preso il nome di “Hidden Gain” (Guadagno Nascosto) ed è nata da controlli fiscali nei confronti di una società che gestiva nella zona di Conegliano Veneto un grande magazzino per la vendita al dettaglio di prodotti di vario genere.
La Guardia di finanza di Treviso ha segnalato a tutti i reparti e i comandi sparsi sul territorio nazionali i 600 beneficiari delle operazioni illecite, per procedere al recupero della tasse evasate grazie ai documenti fiscali falsi e ai costi fittizi, che avrebbero consentito di diminuire i ricavi e le relative imposte.