No all’antennone nel paese di San Francesco

In origine il ripetitore proposto al proprietario del terreno sarebbe stato di quelli mobili su due ruote. L’installazione odierna riguarda invece una stazione ripetitrice fissa di grandi dimensioni.

GRECCIO (Rieti) – Avrebbero dovuto installare un ripetitore telefonico mobile e non un’antenna fissa di 35 metri ad altissimo impatto ambientale. Almeno cosi sembra a sentire il proprietario del terreno sul quale il gestore di telefonia mobile, pare Vodafone, sta completando l’installazione di un impianto di telecomunicazioni 5G che dovrebbe servire non solo le utenze del borgo medievale tanto caro a San Francesco, ma l’intera tratta stradale fra Rieti e Terni o, per lo meno, la vallata sottostante le alture dell’antichissima colonia greca.

La base dell’antenna di 34 metri al limite del bosco dietro l’abitato del borgo

L’impianto, che poggia su una base di cemento armato e non su ruote, cosi come era stato previsto in precedenza, è ubicato al limite di un’area boschiva che sarebbe sottoposta a vincolo idrogeologico e paesaggistico perché facente parte del comprensorio tutelato di Fonte Lupetta, almeno cosi riferiscono gli abitanti del luogo:

In sostanza sono impianti che vengono posizionati semplicemente sul terreno senza necessità di scavi, fondamenta e cavidotti interrati – dice Paolo Ceccarelli, proprietario del terreno in questione e dell’adiacente Hotel della Fontecosi recitava la prima lettera che ho ricevuto nella quale mi si prospettava, con tanto di foto, l’installazione di un impianto su ruote. Ovviamente la ditta appaltatrice si riservava di farmi sapere la potenza delle antenne, la loro altezza, eccetera. Questo il 27 giugno 2023. L’alimentazione della stazione ripetitrice mobile sarebbe stata collegata al mio impianto Enel con tanto di autorizzazione… Fra il 2023 e il 2024 la ditta appaltatrice dei lavori mi inviava altri contratti sempre con diverse varianti… Solo successivamente ho visto che si trattava di una installazione diversa rispetto a quella prospettatami all’inizio e che avevo sottoscritto, ovvero un voluminoso apparato fisso che necessita di base in cemento e di un’antenna alta quanto un palazzo di 10 piani… Ho incaricato un avvocato per vederci chiaro e poi ho partecipato ad una riunione svoltasi in Comune durante la quale mi veniva comunicato che tutto era a posto con tanto di verifiche e nulla osta da parte di tutti gli enti pubblici competenti… Ho chiesto al legale di fare un accesso agli atti per rendermi conto esattamente di come siamo messi atteso che anche l’ente locale afferma che è tutto in regola e che è stata fatta una cosa per il bene del paese e nell’interesse dei cittadini che, comunque, non sono stati interpellati preventivamente. Insomma un impianto mobile poteva andare bene, quello che intendono realizzare è davvero esagerato e con tutti i problemi che comporta…”.

In origine si trattava di installare un impianto mobile su ruote

Ma non tutti i cittadini di Greccio sono d’accordo tanto che è stato istituito un Comitato spontaneo che non ce l’ha tanto con il miglioramento del locale servizio di telefonia mobile e rete internet, a dire il vero piuttosto precario, ma con l’installazione di quell’enorme antenna che deturperebbe non solo l’ambiente naturale circostante ma, soprattutto, il paesaggio dell’antico borgo medievale. Atteso che esistono altri luoghi dove installare un ripetitore mobile e non fisso poiché per le esigenze locali non occorrono stazioni di grandi dimensioni.

Impianto mobile non ripetitore fisso

I cittadini che fanno parte del Comitato hanno organizzato anche una petizione online per dire no all’enorme ripetitore in fase di installazione che ha raccolto diverse centinaia di adesioni. Per saperne di più noi di Pop ci siamo rivolti al primo cittadino, Emiliano Fabi, al quale abbiamo inviato una mail chiedendo ulteriori informazioni sulla vicenda. Al momento nessuna risposta.

L’abitato del borgo dietro al quale dovrebbe sorgere l’antenna di 34 metri
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