Il vicepremier e leader di Forza Italia ribadisce il no alla possibilità di un terzo mandato per i presidenti di Regione: “Non cambiamo idea in cambio di incarichi, le trattative non sono per spartire potere”.
Roma – Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha chiarito definitivamente la posizione di Forza Italia sul controverso tema del terzo mandato per i presidenti di Regione, escludendo categoricamente qualsiasi forma di accordo o baratto politico con gli alleati di maggioranza.
Intervenendo alla Camera dei Deputati, il segretario di Forza Italia ha respinto con fermezza le voci che circolavano negli ultimi giorni su possibili compromessi politici legati ad altre nomine amministrative. “Non è che io cambio idea sul terzo mandato se mi danno il sindaco di Verona o il sindaco di Milano: sono due cose completamente diverse, quindi non esiste questa ipotesi di trattativa”, ha dichiarato Tajani, tagliando corto su qualsiasi speculazione.
La questione programmatica
Il ministro ha inquadrato la questione in termini strettamente programmatici, sottolineando come il terzo mandato non faccia parte dell’agenda politica concordata dalla coalizione di centrodestra. “Siccome il terzo mandato non è nel programma, se io devo accettare una cosa che non è il programma, è ovvio che poi gli alleati devono accettare una cosa che non è nel programma che noi proponiamo”, ha spiegato, delineando quella che potrebbe essere una logica di reciprocità nelle relazioni interne alla maggioranza.

Particolarmente netto il passaggio finale dell’intervento di Tajani, che ha voluto precisare la natura della sua opposizione: “Non è una questione di baratto: io non sono uno che si vende per un piatto di lenticchie”. Una dichiarazione che sottolinea come la posizione di Forza Italia non sia motivata da calcoli tattici ma da una precisa scelta politica di principio.
Il contesto politico
La questione del terzo mandato per i presidenti di Regione è emersa prepotentemente nel dibattito politico nazionale nelle ultime settimane, con diversi governatori che si avvicinano alla scadenza del secondo mandato.

La posizione di Tajani cerca di fare chiarezza in un quadro politico dove le diverse forze della maggioranza sembrano avere sensibilità differenti sul tema.
L’intervento del ministro degli Esteri chiude, almeno per ora, ogni speculazione su possibili aperture di Forza Italia, ribadendo una linea di coerenza programmatica che potrebbe influenzare gli equilibri futuri della coalizione di governo.