Il governatore pugliese ha ricevuto messaggi intimidatori su Instagram dopo aver annunciato l’interruzione dei rapporti istituzionali con il governo israeliano. La Digos ha avviato controlli mirati.
Puglia – Michele Emiliano potrebbe presto finire sotto scorta. Il governatore della Puglia ha ricevuto diverse minacce via social dopo aver annunciato la decisione – in rappresentanza della regione Puglia – di interrompere “ogni rapporto di qualunque natura con i rappresentanti istituzionali del governo israeliano”.
Tra i migliaia di commenti apparsi sui social, due messaggi hanno destato particolare allarme per il loro contenuto intimidatorio. “Faremo saltare in aria te e quella regione di m…”, recitava uno dei post arrivati sul profilo Instagram del presidente regionale. Minacce sufficientemente gravi da spingere Emiliano a recarsi in Questura, accompagnato dall’avvocato Gaetano Sassanelli, per sporgere denuncia.
La controversa decisione regionale
La presa di posizione di Emiliano è arrivata come risposta a quello che il governatore ha definito come “il genocidio di inermi palestinesi, in atto da parte del governo Netanyahu“. La disposizione, inviata a dirigenti, dipendenti, agenzie e società partecipate della Regione Puglia, prevede l’interruzione dei rapporti con tutti i soggetti riconducibili al governo israeliano, eccetto quelli “apertamente motivati dalla volontà di organizzare iniziative per far cessare il massacro dei palestinesi nella Striscia di Gaza”.
Il governatore aveva però specificato che la decisione era rivolta “nei confronti del governo e non del popolo israeliano”, sottolineando che “sono tantissimi gli israeliani e gli ebrei di tutto il mondo che stanno condannando il governo Netanyahu”.

L’ondata di reazioni e le minacce
La notizia ha scatenato migliaia di commenti sui social e sui media. Accanto ai messaggi di sostegno, sono arrivate anche pesanti critiche e offese. Alcuni utenti hanno definito Emiliano “nazista” e “amico dei terroristi”. Altri hanno contestato la mancanza di una posizione analoga nei confronti della Russia.
Tra i vari messaggi segnalati alle autorità, oltre a quello contenente la minaccia esplosiva, figura anche quello in cui il presidente veniva accusato di volere “la distruzione dello Stato di Israele”.
Dopo la denuncia, la Digos ha disposto controlli mirati presso la presidenza della giunta regionale e in alcuni uffici. La questione è ora all’esame del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Francesco Russo, che dovrà valutare se adottare misure di tutela per Emiliano e se sia necessaria una sorveglianza presso le sedi regionali.