Vasile Frumuzache, la guardia giurata romena reo confesso del duplice omicidio di Prato e Montecatini, è stato affrontato da un parente di una delle vittime, Ana Maria Andrei.
Prato – Vasile Frumuzache, 32enne guardia giurata romena accusato del duplice omicidio di due escort a Prato e Montecatini Terme, è stato aggredito con olio bollente da un parente di una delle sue vittime, Ana Maria Andrei. L’attacco, avvenuto nella tarda mattinata di oggi, ha causato ustioni di primo e secondo grado al volto dell’uomo, che è stato immediatamente trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Prato in codice giallo.
Aggressione in carcere con olio bollente
Secondo quanto riferito dalla Procura di Prato, l’aggressione è avvenuta intorno alle 10.40 nella casa circondariale di via La Montagnola, dove Frumuzache era detenuto in attesa di processo. L’autore dell’attacco, identificato come un parente di Ana Maria Andrei, una delle due vittime, ha agito “indisturbato, senza alcun controllo”, come sottolineato da Tescaroli. Il procuratore ha definito l’episodio “di particolare gravità”, ribadendo che “ogni persona, anche se accusata di crimini gravi, ha il diritto di essere tutelata e trattata con umanità”. Il 118 è intervenuto prontamente, trasferendo Frumuzache in ospedale, dove è stato visitato per ustioni che, fortunatamente, non hanno compromesso le vie respiratorie. È previsto che l’uomo torni in carcere in giornata.
Il duplice omicidio confessato agli inquirenti
Frumuzache, arrestato il 4 giugno, è reo confesso degli omicidi di Maria Denisa Paun, 30 anni, strangolata e decapitata a Prato nella notte tra il 15 e il 16 maggio 2024, e di Ana Maria Andrei, 27 anni, accoltellata a Montecatini Terme il primo agosto 2024. Entrambe le vittime, di origini romene come il loro assassino, lavoravano come escort. La svolta nelle indagini è arrivata con il ritrovamento del corpo di Denisa in un casolare abbandonato a Montecatini, seguito dalla confessione di Frumuzache, che ha indicato il luogo dove aveva occultato anche i resti di Ana Maria, trovati in un campo vicino.
Durante gli interrogatori, Frumuzache ha dichiarato che Denisa lo avrebbe ricattato, minacciando di rivelare la loro relazione extraconiugale alla moglie in cambio di 10mila euro. Per Ana Maria, invece, il movente sarebbe stato il rifiuto di una prestazione sessuale a pagamento, che avrebbe scatenato la sua furia. La Procura di Prato, sospettando che Frumuzache possa essere un serial killer, ha esteso le indagini ad altre sparizioni di donne nelle città in cui l’uomo ha vissuto, inclusa Trapani, dove si era trasferito da adolescente.
La guardia giurata con la doppia vita
Vasile Frumuzache, descritto dai colleghi come “schivo” e “riservato”, conduceva un’apparente vita normale a Monsummano Terme, con la moglie Luizsa e due figli di 4 e 5 anni. Sul loro profilo Facebook congiunto, “Vasile Luizsa Frumuzache”, scorrono immagini di vacanze e momenti familiari, in netto contrasto con la brutalità dei suoi crimini. Arrivato in Italia a 14 anni da Nehoiu, Romania, Frumuzache si era stabilito a Trapani prima di trasferirsi in Toscana nel 2022. Incensurato e impiegato come guardia giurata, non aveva mai destato sospetti, ma agiva in assenza della moglie, sfruttando i momenti di solitudine per commettere i delitti.
Possibili indizi di nuovi delitti
Intanto, nuovi indizi trovati durante la perquisizione della sua abitazione, a Monsummano Terme (Pistoia), fanno ipotizzare agli inquirenti che possano esserci altre vittime oltre ai due casi scoperti finora. Sabato mattina ci sarà l’udienza di convalida del 32enne sul decreto di fermo in carcere per omicidio e soppressione di cadavere.