Adescavano uomini online e li rapinavano: 3 arresti a Roma, vittime picchiate e derubate

Finti annunci di sesso a pagamento per attirare le vittime in un appartamento a Casal Bruciato. In carcere due uomini e una donna: tra le accuse anche estorsione e aggressioni violente.

Roma – Fingevano prestazioni sessuali a pagamento su siti online, ma dietro agli annunci si nascondeva una trappola: una volta giunte nell’appartamento di Casal Bruciato, le vittime venivano rapinate, aggredite e derubate. È quanto ricostruito dai Carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante, in collaborazione con la Polizia di Stato del V Distretto Prenestino e il Commissariato di Tivoli-Guidonia, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due uomini e una donna italiani, ritenuti responsabili, a vario titolo, di una lunga serie di reati.

Le accuse sono pesanti: rapina aggravata in concorso, lesioni personali aggravate, estorsione, ricettazione, indebito utilizzo di strumenti di pagamento, violenza privata e danneggiamento. L’ordinanza è stata emessa dal GIP del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica capitolina, che ha coordinato le indagini.

Il modus operandi: truffe a sfondo sessuale e rapine

Il gruppo criminale aveva messo a punto un meccanismo rodato. La donna pubblicava annunci online, fingendosi disponibile per incontri a pagamento. Una volta fissato l’appuntamento, il malcapitato veniva invitato in casa. Qui, accolto dalla donna in abiti succinti, consegnava la somma pattuita. Ma subito dopo, faceva irruzione uno dei complici, fingendosi il “marito geloso”, che con minacce o aggressioni fisiche costringeva la vittima alla fuga, lasciando spesso sul posto portafogli, smartphone o altri beni personali, che venivano puntualmente rubati.

Gli inquirenti hanno documentato almeno quattro rapine aggravate, tra cui un episodio particolarmente violento in cui la vittima fu immobilizzata e picchiata brutalmente.

Altri episodi di violenza e truffe

L’indagine ha fatto emergere ulteriori episodi di violenza e intimidazione. Tra questi, una estorsione ai danni di un tassista, il furto di un’autovettura utilizzata per scopi personali e un’aggressione alla titolare di una farmacia, colpita con uno schiaffo al volto.

Uno degli arrestati si è anche finto poliziotto antidroga, fermando un automobilista a un semaforo e poi, insieme al complice, rapinandolo con violenza di portafogli e oggetti personali, dopo averlo colpito al volto.

Secondo quanto riferito dagli investigatori, si tratta di un gruppo organizzato e pericoloso, che agiva con freddezza e sistematicità, mirando a persone ritenute vulnerabili. L’attività investigativa ha permesso di interrompere la spirale di reati e violenze prima che potessero colpire nuove vittime.

Le indagini proseguono per verificare se vi siano altre persone coinvolte o ulteriori episodi non denunciati.

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