Tragedia nel Napoletano: la donna di 31 anni è deceduta dopo ore di agonia. L’aggressione mercoledì sera in auto, al confine con Ponticelli. Indaga la Procura di Nola.
Napoli – Non ce l’ha fatta Daniela Strazzullo, la 31enne ferita mercoledì sera con un colpo di pistola dalla compagna Ilaria Capezzuto, 34 anni, che si è poi tolta la vita poco dopo. Daniela è morta all’Ospedale del Mare di Napoli, dove era stata trasportata in gravissime condizioni. Per gli inquirenti si tratta di un caso di femminicidio-suicidio.
La tragedia si è consumata poco dopo le 22 di mercoledì in via don Luigi Sturzo, al confine tra il comune di Volla e il quartiere napoletano di Ponticelli. Secondo le testimonianze raccolte dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco, le due donne erano all’interno di un’auto – probabilmente una Renault Captur – quando hanno iniziato a discutere. A un certo punto, Capezzuto avrebbe estratto una pistola calibro 9, detenuta illegalmente, e avrebbe sparato un colpo contro Daniela.
Il racconto dei testimoni
Diversi residenti, allertati dallo sparo, hanno raccontato di aver visto una donna uscire dall’auto, camminare per pochi metri e poi spararsi alla testa. Quando i militari dell’Arma sono giunti sul posto, Daniela era ancora viva, seppure in condizioni disperate. Ilaria, invece, era già morta, riversa sull’asfalto a circa 50 metri di distanza dal veicolo.
Una relazione tormentata
Secondo quanto emerso dalle prime indagini, coordinate dalla Procura di Nola, le due donne avevano una relazione sentimentale da diversi anni, almeno dal 2018. Negli ultimi mesi, però, il legame si sarebbe incrinato: Daniela Strazzullo avrebbe deciso di porre fine alla relazione, circostanza che potrebbe aver scatenato il gesto estremo di Ilaria Capezzuto.
I familiari più stretti di Strazzullo, ascoltati dai carabinieri, non hanno confermato esplicitamente la natura della relazione, ma altre testimonianze sembrano confermare una crisi in corso tra le due.
Nessun legame con le vicende giudiziarie
Le autorità escludono, allo stato attuale, collegamenti tra l’omicidio-suicidio e le pregresse vicende giudiziarie in cui erano rimaste coinvolte le due donne, tra cui un processo per rapina impropria da cui erano state assolte, così come Daniela era stata assolta da un’accusa di resistenza a pubblico ufficiale risalente a un controllo in spiaggia.
La pistola utilizzata da Capezzuto aveva la matricola abrasa e risulta essere illegale. Gli investigatori stanno ora verificando l’eventuale presenza di telecamere di videosorveglianza nella zona per acquisire ulteriori elementi utili a confermare la dinamica.
Caso praticamente chiuso
Se le ricostruzioni dei testimoni oculari troveranno conferma anche nei rilievi tecnici e nei possibili video, l’indagine si avvierebbe rapidamente alla chiusura. La procura di Nola, competente per territorio, è ora al lavoro per formalizzare gli atti conclusivi.