Prof in manette a Civitavecchia per molestie su studentessa. Altri tre docenti non sono intervenuti

Lezioni di arti marziali per palpeggiare le alunne. Durante una gita, l’indagato avrebbe compiuto atti sessuali espliciti su una minore sotto gli occhi dei colleghi.

Civitavecchia (Roma) – Un professore di un istituto superiore è stato posto agli arresti domiciliari per presunti abusi su una studentessa, mentre tre colleghi sono stati sottoposti all’obbligo di dimora per non essere intervenuti durante un episodio avvenuto in una gita scolastica. Le indagini, avviate a gennaio, dopo la denuncia di una giovane, hanno rivelato un quadro inquietante, con altre sei studentesse che hanno confermato condotte moleste. L’insegnante avrebbe sfruttato lezioni di arti marziali per compiere gli abusi, compromettendo la sicurezza dell’ambiente scolastico.


Tutto ha inizio a gennaio, quando la studentessa si rivolge ai Carabinieri, denunciando comportamenti molesti e atti di natura sessuale da parte di un professore. Le sue dichiarazioni, definite dagli inquirenti come “precise e circostanziate”, aprono la strada a un’indagine coordinata dalla Procura di Civitavecchia e condotta dai militari. Il principale indagato, un docente dell’istituto, è accusato di violenza sessuale su minore e induzione indebita a dare o promettere utilità. Secondo quanto emerso, l’uomo avrebbe compiuto atti sessuali su una studentessa, sfruttando il pretesto di improbabili lezioni di arti marziali per palpeggiarla nelle zone intime. Le indagini hanno inoltre rivelato che il professore avrebbe rivolto commenti volgari e avances verbali ripetute ad altre alunne, creando un clima di disagio e paura all’interno della scuola.

La denuncia iniziale non è rimasta isolata. Altre sei studentesse hanno confermato agli inquirenti di aver subito condotte analoghe da parte dello stesso docente. Le loro testimonianze descrivono un ambiente segnato da molestie verbali e contatti fisici inappropriati. In un caso specifico, il professore si sarebbe presentato come istruttore di arti marziali durante una lezione informale, usando questa copertura per toccare in modo invasivo una giovane vittima.

Un elemento particolarmente sconcertante riguarda il comportamento di tre colleghi del docente, ora indagati per condotte omissive. Durante una gita scolastica, il professore avrebbe compiuto atti sessualmente espliciti su una studentessa sotto gli occhi dei tre insegnanti, che non sarebbero intervenuti né avrebbero denunciato l’accaduto. Questa omissione, considerata una grave violazione dei doveri professionali e morali, ha portato il GIP a disporre l’obbligo di dimora per i tre docenti, accusati di non aver protetto la giovane vittima e di non aver segnalato il collega alle autorità.

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