Sentenza storica nel processo a Parigi: il 76enne attore riconosciuto colpevole per abusi su una scenografa nel 2021.
Parigi – Il tribunale correzionale di Parigi ha condannato oggi Gérard Depardieu, icona del cinema francese, a 18 mesi di carcere con la condizionale per aggressioni sessuali ai danni di una scenografa di 54 anni, Amélie, durante le riprese del film Les Volets Verts nel 2021. La sentenza, che prevede anche una multa di 20.000 euro, un trattamento psicologico obbligatorio, due anni di ineleggibilità e l’iscrizione nel registro dei colpevoli di reati sessuali, segna un momento cruciale per il movimento #MeToo in Francia. L’attore, 76 anni, non era presente in aula per la lettura del verdetto.
I fatti e la sentenza
Depardieu è stato ritenuto colpevole di aver aggredito sessualmente Amélie, intrappolandola tra le gambe e palpeggiandola su vita, fianchi e seno, accompagnando il gesto con commenti osceni. L’episodio, avvenuto il 10 settembre 2021, è stato confermato da tre testimoni e dalla testimonianza della vittima, che ha detto di aver provato “stupore e sgomento”. Il tribunale ha riconosciuto la gravità dei fatti, sottolineando le scuse tardive dell’attore come elemento di ammissione implicita.
Per una seconda donna che ha lo denunciato, un’assistente alla regia di 34 anni che accusava Depardieu di averle toccato glutei e seno in due occasioni, il tribunale non ha invece ritenuto sufficienti le prove per una condanna, assolvendo l’attore per questi capi d’accusa.
Ma i guai per Depardieu non sono finiti. L’attore è sotto indagine per stupro e aggressione sessuale anche nei confronti dell’attrice Charlotte Arnould, per fatti del 2018, con una richiesta di rinvio a giudizio presentata ad agosto 2024. Inoltre, è indagato per frode fiscale e riciclaggio, legato a una presunta residenza fittizia in Belgio.
Nonostante le accuse, Depardieu ha continuato a lavorare, con un ruolo annunciato nel prossimo film di Fanny Ardant, Elle Regardait Sans Plus Rien Voir, girato in Portogallo. La condanna odierna però potrebbe segnare una battuta di arresto alla sua carriera, già in declino. Oppure addirittura segnarne la fine.