L’inchiesta della Polizia di Stato ha svelato un traffico di cocaina nel quartiere romano. Arrestati anche la vittima dell’agguato e i presunti esecutori.
Roma – Si è concluso con l’esecuzione di cinque ordinanze cautelari il nuovo sviluppo dell’indagine avviata dalla Polizia di Stato a seguito della gambizzazione di un uomo avvenuta nel febbraio 2023 nel quartiere Tufello. L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, ha confermato il movente legato al traffico di droga.
La vittima dell’agguato, un 48enne romano, era emersa fin da subito come figura chiave di un sistema di spaccio di cocaina radicato nel quartiere. Le consegne avvenivano a piedi, in un raggio di pochi metri, dopo contatti su un cellulare “preziosissimo”, come lo definiva lo stesso capo, che serviva da centro di smistamento per le richieste di droga. Le dosi erano custodite nell’abitazione di una persona insospettabile, definita la “retta”, mentre la distribuzione era affidata a fidati collaboratori, veri e propri “rider dello spaccio”.
Decisivi per la ricostruzione dei fatti i riscontri investigativi nei tre mesi successivi alla sparatoria: oltre 30 cessioni di stupefacente documentate dagli agenti del III Distretto Fidene. Il blitz decisivo è scattato nel giugno 2023, con il sequestro di cocaina, denaro contante e due pistole, una delle quali rubata anni prima. Arrestati anche i due presunti esecutori dell’agguato e la stessa vittima, trovata in possesso di una pistola calibro 40 Smith & Wesson.
Sulla base degli elementi raccolti, il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso cinque ordinanze cautelari. Il 48enne e un complice di 44 anni sono finiti in carcere, ritenuti gravemente indiziati per il traffico di droga e il possesso dell’arma rubata. Altri tre uomini sono stati raggiunti da misure meno restrittive: obbligo di firma quotidiano e, per due di loro, anche obbligo di dimora nel comune di Roma con divieto di uscire durante le ore notturne.