Il primo cittadino è indagato per concorso in frode processuale, depistaggio e falso materiale in atto pubblico. Sotto inchiesta anche altri dipendenti pubblici non raggiunti da provvedimenti giudiziari.
Domodossola – Nell’ambito di un’indagine coordinata dal Procuratore della Repubblica di Verbania, i finanzieri della locale Stazione di Soccorso Alpino, SAGF, nella mattinata di oggi, con la collaborazione dei colleghi della Compagnia, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal GIP del tribunale di Verbania per i reati di concorso in frode processuale e depistaggio nonché falso materiale in atto pubblico commesso da pubblico ufficiale nei confronti di Alessandro Bonacci, sindaco di Macugnaga.

Il primo cittadino, con il concorso di altri dipendenti pubblici, non attinti da misure, avrebbe creato una falsa
ordinanza sindacale contingibile urgente per giustificare, dinanzi alla Procura della Repubblica, quanto da lui
fatto nell’ambito di un altro procedimento penale che lo vede indagato per la violazione delle norme urbanistiche ed ambientali.
Nel corso delle indagini condotte dai militari del SAGF improvvisamente, dopo la notifica dell’avviso di
conclusione delle indagini, appariva un’ordinanza ex art 54 TUEL che prima facie sembrava giustificare
l’operato del sindaco. Il sospetto che l’atto potesse essere stato creato ad hoc, in quanto sino a quel momento mai esternato, ha indotto il Procuratore della Repubblica a disporre approfonditi accertamenti delegandoli agli stessi finanzieri del Soccorso Alpino che, dopo una serie di perquisizioni, acquisizioni documentali ed informatiche eseguite in collaborazione con i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Domodossola, hanno acclarato l’effettivo tentativo da parte del sindaco di depistare e frodare il corso del procedimento penale.

Il Gip del tribunale di Verbania, Mauro D’Urso, ricevuta dalla Procura la richiesta di custodia cautelare ai domiciliari avanzata nei confronti del Sindaco e di ulteriori misure interdittive per altri due dipendenti del Comune di Macugnaga, vista la Riforma della Giustizia che prevede il contraddittorio anticipato in ambito cautelare, ha escusso, con le previste garanzie, tutti i soggetti interessati addivenendo all’emissione del provvedimento richiesto solo nei confronti del primo cittadino del paese.