Due tunisini arrestati dai carabinieri di Castelfranco Veneto. Uno è accusato dell’omicidio di Lorenzo Cristea, il ventenne accoltellato all’alba di ieri.
Treviso – I carabinieri hanno arrestato due giovani tunisini ritenuti responsabili dell’omicidio di Lorenzo Cristea, 20 anni, avvenuto all’alba di ieri fuori dalla discoteca Baita al Lago in via Pagnana, a Castelfranco Veneto (Treviso). L’episodio, una violenta rissa tra gruppi di italo-romeni e nordafricani, ha causato anche il ferimento grave di un 22enne e lesioni a due altri giovani. Sette maggiorenni sono stati denunciati per rissa aggravata. La Procura di Treviso ha disposto i provvedimenti, e le indagini proseguono per chiarire la dinamica.
I due arrestati, entrambi ventenni, sono stati identificati come H.B. e M.A. Per il primo le accuse più gravi: omicidio, tentato omicidio, rissa aggravata e porto di armi o oggetti atti a offendere. È considerato il principale responsabile dell’accoltellamento fatale di Cristea, colpito con diverse coltellate all’addome, e delle ferite al 22enne A.B., che ha subito tre coltellate al torace e una all’addome, ed è in terapia intensiva. M.A. è invece indagato per rissa aggravata, lesioni personali e porto di armi o oggetti atti a offendere. Avrebbe partecipato attivamente alla rissa, contribuendo alle lesioni di altri tre giovani.
Sette giovani maggiorenni, di età compresa tra i 18 e i 22 anni, sono stati denunciati a piede libero per rissa aggravata. Tra questi, alcuni appartengono al gruppo di italo-romeni, altri a quello nordafricano. Le indagini, coordinate dal pm Davide Romanelli, si basano su testimonianze, filmati delle telecamere della discoteca e della zona, e un’auto bianca con schizzi di sangue ripresa in un video, che potrebbe essere legata agli aggressori.
L’episodio è avvenuto intorno alle 4 del mattino, dopo la chiusura della Baita al Lago. La rissa sarebbe stata generata da un battibecco all’interno del locale, probabilmente per un tavolino o una disputa territoriale del tipo “spostatevi, qui ci siamo noi”. Il personale di sicurezza ha allontanato i gruppi, ma all’esterno la situazione è degenerata. Il padre di un ferito ha descritto l’episodio come un agguato: “Li aspettavano fuori, erano armati.”
Il gruppo di italo-romeni, tra cui Cristea, sarebbe sceso dall’auto dopo una provocazione, ignaro che i nordafricani fossero armati di coltelli. Nella colluttazione, Cristea è stato colpito mortalmente, mentre A.B. è rimasto gravemente ferito. Altri due giovani, A.P. (19 anni, ferita al braccio, in consulenza ortopedica a Montebelluna) e E.B. (18 anni, ferita lieve alla scapola, dimesso), hanno riportato lesioni meno gravi.