La scomparsa di Gianpaolo Filippini ad Abbiategrasso: un giallo familiare tra conflitti e indizi

Dell’operaio 57enne non si hanno più notizie dal 17 marzo. Le tensioni con il fratello gemello Gianluca, la bici ritrovata lungo il canale.

Abbiategrasso (Milano) – Il 17 marzo 2025, Gianpaolo Filippini, un operaio di 57 anni, è scomparso da Abbiategrasso, un comune alle porte di Milano, lasciando dietro di sé un mistero che tiene col fiato sospeso familiari, colleghi e la comunità locale. La sua assenza, segnalata inizialmente dai colleghi della Siderinox di Caselle Morimondo attraverso un appello sui social, è stata formalizzata con una denuncia ai Carabinieri dal fratello gemello, Gianluca Filippini, con cui Gianpaolo condivideva l’abitazione.

Tuttavia, il rapporto tra i due fratelli, segnato da tensioni crescenti dopo la morte della madre, è al centro delle indagini, alimentando sospetti e contraddizioni. La bicicletta di Gianpaolo, ritrovata a Turbigo insieme a un cappellino e agli occhiali, rappresenta l’ultimo indizio tangibile, ma le ricerche, condotte con elicotteri, sommozzatori e unità dei Vigili del Fuoco, non hanno ancora portato a una svolta.

Gianpaolo Filippini, conosciuto in città come “Paolino”, è un uomo riservato, dedito al lavoro presso la Siderinox, un’azienda di produzione di tubi in acciaio. Il 17 marzo, dopo aver comunicato al datore di lavoro che non si sarebbe presentato a causa di un lieve malessere, è uscito di casa senza lasciare tracce. Il suo cellulare, portato con sé, risulta spento dal giorno successivo, e non si è presentato a un appuntamento cruciale con il fratello gemello Gianluca presso un notaio, previsto per il 18 marzo, per finalizzare la cessione della quota della casa comune, un’operazione che avrebbe segnato la fine della loro convivenza.

La denuncia della scomparsa è partita dai colleghi, preoccupati dall’insolita assenza di Gianpaolo, un comportamento anomalo per un lavoratore descritto come puntuale e affidabile. L’appello sui social, rilanciato anche dal programma Chi l’ha visto? di RaiTre, ha mobilitato la comunità di Abbiategrasso: “Paolo, se ci sono problemi, noi siamo qui per aiutarti. Torna e li affrontiamo insieme”, hanno scritto i colleghi, sottolineando la loro angoscia.

Il cuore del caso risiede nel rapporto conflittuale tra Gianpaolo e Gianluca, gemelli ma divisi da un’ostilità radicata. Dopo la morte della madre, che fungeva da collante familiare, le tensioni si sono acuite. Secondo le sorelle di Gianpaolo, Lorena e Fiorella, residenti in provincia di Bergamo, Gianluca avrebbe esercitato pressioni costanti sul fratello, chiedendo denaro con insistenza e ricorrendo a minacce, talvolta non velate. La sorella Lorena ha riferito un episodio inquietante: Gianpaolo le avrebbe confidato, durante una visita a Gaggiano, che Gianluca lo aveva minacciato con un coltello, salvo poi rinunciare a denunciare per non metterlo nei guai. “Era Paolo che non ne poteva più e voleva che Luca andasse via”, ha dichiarato Lorena a Chi l’ha visto?, descrivendo un fratello esasperato dalle richieste economiche e dai comportamenti aggressivi di Gianluca.

Gianluca, dal canto suo, offre una versione opposta. Durante il programma di Rai3, ha negato di aver mai usato un coltello, ammettendo però di aver “pressato” il fratello con parole e minacce verbali: “Non ho mai messo le mani addosso a mio fratello. Se volevo fargli del male, lo facevo a casa”. Ha sostenuto che fosse Gianpaolo a temere la sua partenza, per paura di rimanere solo, e che lui stesso desiderasse lasciare l’abitazione per interrompere una convivenza ormai insostenibile. Tuttavia, testimonianze di conoscenti e colleghi dipingono un quadro diverso: Gianpaolo avrebbe subito episodi di violenza fisica, come uno schiaffo o uno strattone da parte di Gianluca, e si sarebbe presentato al lavoro con un occhio nero, giustificato con una caduta dalla bicicletta, una spiegazione che molti ritengono poco credibile.

Le condizioni di vita di Gianpaolo riflettono il suo disagio. Per evitare il fratello, avrebbe dormito in auto, nel garage o in cantina, un dettaglio che sottolinea l’intensità del conflitto. Una spettatrice di Chi l’ha visto? ha riferito di aver assistito a un litigio in strada, in cui Gianluca avrebbe chiesto soldi a Gianpaolo e gli avrebbe lanciato contro la bicicletta, un episodio che aggiunge tensione al racconto. Le sorelle hanno chiesto di riprendere le ricerche proprio dalla casa e dalla cantina, ipotizzando che Gianpaolo possa aver lasciato tracce utili, e hanno lamentato una percezione di stallo nelle indagini.

L’ultimo avvistamento confermato di Gianpaolo risale al 18 marzo, quando un ex collega lo ha visto sulla strada per Turbigo, a circa 15 chilometri da Abbiategrasso, in sella alla sua bicicletta bianca. Due giorni dopo, il 20 marzo, la bicicletta è stata ritrovata a Turbigo, vicino a un canale lungo la Strada 146, insieme a un cappellino e agli occhiali dell’uomo, oggetti che hanno alimentato l’apprensione sulla sua sorte.
Le ricerche si sono concentrate nella zona di Turbigo e Castelletto di Cuggiono, con l’impiego di sommozzatori dei Vigili del Fuoco per scandagliare le acque del Naviglio Grande e di un elicottero per sorvolare l’area.

Nonostante gli sforzi, nessun’altra traccia è emersa, e le sorelle hanno espresso frustrazione per la mancanza di aggiornamenti: “Non siamo più informate di nulla”, hanno dichiarato in tv il 30 aprile. La scoperta della bicicletta e degli effetti personali, senza segni di lotta o violenza, lascia aperta l’ipotesi di un incidente, come una caduta in acqua, ma il conflitto con Gianluca tiene viva la pista di un evento legato alla loro relazione tormentata.

Gli inquirenti stanno verificando le dichiarazioni di Gianluca, che non è formalmente indagato ma rimane una figura centrale. La mancata presentazione al notaio, un atto che avrebbe sancito la separazione patrimoniale, suggerisce che Gianpaolo potesse essere sotto pressione o in uno stato di disagio psicologico.

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