Ragazzo disabile colpito dal branco nel Leccese: identificata tutta la baby gang

La brutale aggressione a Galatina. Gli investigatori sono risaliti agli autori attraverso l’ascolto di testimoni, perquisizioni e sequestri.

Lecce – Sono stati tutti individuati i membri della baby gang autori dell’aggressione avvenuta nella sala d’attesa della stazione ferroviaria di Galatina ai danni di un ragazzo di origine tunisina, disabile al 100% e diabetico. Il giovane era stato aggredito da un gruppo di coetanei, che lo hanno preso a calci, pugni e colpito con frustate, mentre filmavano la scena e la condividevano sui social, prima di rimuovere il video. Hanno tutti un’età compresa tra i 15 e i 17 anni. L’ipotesi di reato è lesioni personali aggravate dalla minore età e dall’aver agito con crudeltà.

L’indagine che ha portato all’identificazione del branco è stata coordinata dal procuratore del Tribunale per i Minorenni di Lecce, Simona Filoni. Per tutta la notte – a quanto si apprende – gli investigatori del locale commissariato e della sezione di polizia giudiziaria della procura per i minorenni sono stati impegnati nell’ascolto di testimoni, in perquisizioni e sequestri. Nel corso delle perquisizioni domiciliari a carico dei primi sei minori identificati quali presunti autori materiali del pestaggio sono state rinvenute e sequestrate due pistole giocattolo prive del tappo rosso.

Le indagini stanno cercando anche di far luce sull’eventuale movente dell’aggressione, anche attraverso l’analisi del telefono cellulare della vittima. Gli aggressori stessi avevano postato il video del pestaggio sui social per poi cancellarlo. “Mio figlio sta male. Ha paura e non vuole uscire da casa. Ha paura di incontrare ancora una volta i suoi aggressori per strada”, aveva raccontato la madre della vittima a La Repubblica. “Perché questi ragazzi – si chiede la donna – si sono accaniti contro mio figlio che ha problemi di salute molto seri? Provo solo tanta rabbia per loro”. Il 15enne picchiato, infatti, è diabetico e invalido al 100%. Di origini tunisine, la sua famiglia, vive in Salento da anni.

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