L’operazione “Summus” ha portato a smantellare l’attività illecita di 3 fratelli siciliani e un quarto soggetto che faceva da intermediario.
Torino – Misure cautelari personali nei confronti di quattro soggetti, indiziati del reato di usura aggravata, e sequestro preventivo di circa 58 mila euro. A eseguire l’operazione, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza sotto il coordinamento della Procura. L’operazione, denominata “Summus”, è stata condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Torino e rappresenta l’esito di un’articolata indagine avviata alla fine del 2022. Secondo le ipotesi accusatorie accolte dal Gip, i responsabili – tre fratelli di origine siciliana, due dei quali già noti per precedenti specifici – avrebbero posto in essere una rete di prestiti usurari nell’area nord della città, con tassi d’interesse annuali tra il 120% e il 300%, ben oltre il limite legale.
Tra i destinatari delle misure anche un quarto soggetto, che avrebbe agito da intermediario in una delle operazioni, ricoprendo il doppio ruolo di indagato e vittima. A quest’ultimo sarebbero stati applicati tassi “agevolati” del 10% mensile, rispetto al 15-25% riservato agli altri debitori. Le intercettazioni, l’analisi dei flussi finanziari, il pedinamento e l’uso di linguaggio in codice (come “grissini”, “pane”, “pasticcini”, “mutande”) per indicare il denaro, hanno permesso di documentare oltre 12 episodi di usura tra il 2020 e il 2023. Le vittime, tutte imprenditori in difficoltà, venivano spesso indotte a pagare in un clima di paura e soggezione, anche attraverso allusioni a soggetti esterni “meno pazienti”.
Nel corso delle perquisizioni, effettuate lo scorso ottobre con il supporto del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.), sono stati rinvenuti circa 58 mila euro in contanti, in parte murati in una parete e in parte nascosti all’interno di arredi. Tale somma è stata ora sottoposta a sequestro preventivo in quanto ritenuta profitto dell’attività usuraria. L’indagine, ancora in fase preliminare, prosegue per accertare eventuali ulteriori responsabilità.