La rete di Messina Denaro. Sequestro da 1,4 milioni all’amante e al prestanome [VIDEO]

Una operazione che segue un’altra confisca delle scorse settimane, che aveva riguardato un patrimonio di oltre 3 milioni di euro appartenente a un altro favoreggiatore.

Palermo – Beni per oltre 1,4 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza all’autista e all’amica intima del boss mafioso Matteo Messina Denaro. I finanzieri hanno dato esecuzione a due decreti di sequestro per un valore complessivo di 1,4 milioni di euro, emessi dal Tribunale di Trapani – Sezione Misure di Prevenzione. “I sequestri giungono all’esito di due procedimenti di prevenzione avviati in seguito alla cattura del latitante su delega della Procura della Repubblica- dicono le Fiamme gialle -Gli accertamenti, nello specifico, sono stati finalizzati a ricostruire il profilo patrimoniale di Laura Bonafede e Andrea Bonafede, condannati in primo grado a 11 anni e 9 mesi e di 14 anni di reclusione e dei loro nuclei familiari, nonché a tracciare possibili flussi di denaro diretti a finanziare la latitanza del “boss” di Cosa nostra”.

In questo contesto si è delineata la concreta attività di sostegno assicurata al latitante da entrambi i soggetti, mettendo in luce il ruolo fondamentale dagli stessi esercitato per garantire al “boss” quella rete di protezione indispensabile per poter continuare ad agire in condizioni di clandestinità. Le indagini hanno mirato a ricostruire il profilo patrimoniale dei due soggetti e delle loro famiglie, nonché a tracciare i flussi finanziari diretti a sostenere la latitanza del boss di Cosa Nostra.

Il Tribunale di Trapani, accogliendo le ricostruzioni dei finanzieri e le prospettazioni della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, ha disposto il sequestro dei seguenti beni: 8 immobili (appartamenti e terreni), situati a Campobello di Mazara (TP), Castelvetrano (TP) e Palermo; 13 rapporti bancari; 1 veicolo. Il valore complessivo del sequestro è stato stimato in 1,4 milioni di euro. Questa operazione segue un altro simile sequestro eseguito nelle scorse settimane, che aveva riguardato un patrimonio di oltre 3 milioni di euro appartenente a un altro favoreggiatore della latitanza di Messina Denaro.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa