Aurora Bellini morta in gita scolastica: si indaga per omicidio colposo

La studentessa 19enne di Grosseto deceduta su un traghetto Napoli-Palermo: attesa per l’autopsia di domani. Nessuna patologia nota, disposti esami tossicologici.

Torre Annunziata – Un fascicolo per omicidio colposo, al momento contro ignoti, è stato aperto dalla Procura di Torre Annunziata per fare luce sulla tragica morte di Aurora Bellini, studentessa 19enne della provincia di Grosseto, avvenuta nella notte tra il 17 e il 18 marzo 2025 su una nave diretta da Napoli a Palermo durante una gita scolastica. La giovane, che frequentava la quarta classe dell’Istituto tecnico Manetti-Porciatti, si è spenta in circostanze ancora misteriose, lasciando compagni, insegnanti e familiari nello sconforto. Le indagini, affidate per rogatoria alla Procura di Nocera Inferiore (Salerno), non hanno ancora prodotto elementi significativi, e ora si attende l’autopsia—programmata per domani, 21 marzo—per chiarire le cause del decesso.

Secondo le prime ipotesi, Aurora potrebbe essere stata stroncata da una crisi cardiaca, ma il padre, Paolo Bellini, ha dichiarato che la figlia “non era affetta da alcuna patologia.” La sua testimonianza, riportata da vari media, aggiunge un velo di enigma: “Quando ci siamo salutati era felice, non aveva problemi di salute.” Questo dettaglio rende cruciale l’esame autoptico, che sarà integrato da un’analisi tossicologica i cui risultati arriveranno tra circa dieci giorni. La Procura vuole escludere ogni eventualità, da un malore improvviso a possibili fattori esterni.

Una gita finita in tragedia

Aurora era partita con la sua classe per il “Tour della Legalità,” un viaggio didattico tra Napoli e Palermo. La notte del 17 marzo, a circa 40 miglia da Capri, la giovane si è sentita male nella cabina condivisa con altre studentesse. I compagni hanno dato l’allarme dopo averla trovata priva di sensi nel bagno. Il medico di bordo e i soccorsi—arrivati con una motovedetta della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia—hanno tentato di rianimarla, ma ogni sforzo è stato vano. Trasportata al porto di Sorrento, è stata dichiarata morta; la salma è ora all’obitorio di Nocera Inferiore.

Gli investigatori hanno sequestrato gli effetti personali della ragazza, tra cui il cellulare e alcuni farmaci da banco (aspirine e antinfiammatori), trovati nella sua borsa. “Non c’è nulla di anomalo per ora,” riferiscono fonti vicine all’indagine, ma il telefono potrebbe rivelare dettagli sulle sue ultime ore. I compagni e gli insegnanti, ascoltati a Palermo dalla Capitaneria, sono rientrati ieri a Grosseto, accolti da uno striscione fuori dalla scuola: “Brilla Auro.”

Le indagini e le domande aperte

La Procura di Torre Annunziata, guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso e dal sostituto Giuliana Moccia, procede con cautela. L’ipotesi di omicidio colposo contro ignoti è un atto dovuto per esplorare eventuali responsabilità, ma al momento non emergono indizi concreti. “Le indagini non hanno ancora fornito elementi significativi,” confermano gli inquirenti. L’autopsia di domani sarà decisiva: confermerà la crisi cardiaca come causa naturale o aprirà piste alternative? L’esame tossicologico, invece, chiarirà se sostanze esterne abbiano influito, anche se la famiglia esclude problemi preesistenti.

La comunità di Batignano, frazione di Grosseto dove Aurora viveva con i genitori e la sorella gemella Martina, è sotto choc. “Era una ragazza solare, amava il pattinaggio e l’arte,” ricorda chi la conosceva. La gita, che doveva essere un momento di crescita, si è trasformata in un incubo, e ora tutti attendono risposte.

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