Cocaina tra le sogliole per fregare i cani antidroga: arrestato 58enne al mercato di Crotone

Blitz della polizia al banco alimentare: il venditore finito in manette è parente di un noto esponente della malavita locale. Tra i clienti anche stimati professionisti.

Crotone – Un’insolita “pesca” quella degli agenti della Questura di Crotone, che questa mattina hanno arrestato I.G., 58enne venditore di pesce con precedenti penali, sorpreso a nascondere cocaina tra i banchi del mercato alimentare del centro. Dopo giorni di osservazioni, pedinamenti e controlli mirati, la polizia ha messo fine a un traffico di droga che riforniva non solo la movida crotonese, ma anche clienti insospettabili della “Crotone bene”. L’uomo, legato da vincoli di parentela a un noto esponente della malavita della zona, è stato tratto in arresto con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Il blitz è scattato all’alba, quando gli agenti, guidati dal dirigente della Squadra Mobile, hanno perquisito il banco di I.G. nel cuore del mercato. Convinto di poter eludere i controlli – persino quelli delle unità cinofile – il 58enne aveva occultato la droga con cura: 8,64 grammi di cocaina, suddivisi in 13 dosi già pronte per la vendita, erano nascosti tra il ghiaccio e il pesce esposto. La perquisizione, estesa anche alla persona, ha confermato i sospetti maturati dopo un’intensa attività investigativa.

La cocaina, di ottima qualità, veniva smerciata a una clientela variegata: dai giovani della movida, che la consumavano nei locali notturni, fino a insospettabili professionisti e membri dell’élite crotonese, che la utilizzavano nelle proprie abitazioni. Un giro che, secondo gli inquirenti, garantiva al venditore un profitto costante, sfruttando la copertura di un’attività apparentemente innocua.

I.G., volto noto alle Forze dell’ordine per piccoli precedenti, non era un semplice spacciatore. I suoi legami familiari con un personaggio di spicco della criminalità organizzata crotonese hanno alzato il livello di attenzione della polizia, che da tempo lo teneva sotto controllo. “Non era un pesce piccolo”, ha scherzato un agente, sottolineando come il 58enne rappresentasse un tassello di una rete più ampia. Dopo l’arresto, è stato condotto negli uffici della Questura e successivamente trasferito in carcere, in attesa dell’udienza di convalida.

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