Trentenne già noto alle Forze dell’ordine colto in flagrante: 38 dosi sequestrate tra i loculi e i magazzini del camposanto di Desenzano del Garda.
Desenzano del Garda (Brescia) – Mentre custodiva il cimitero, gestiva un traffico di cocaina tra le tombe. È finito in manette un 30enne di Desenzano del Garda, arrestato dagli agenti del locale commissariato dopo un blitz che ha smantellato un’insolita piazza di spaccio: il camposanto cittadino. L’uomo, già noto alla polizia per piccoli precedenti, è stato colto in flagrante mentre cedeva dosi ai clienti, camuffati tra i visitatori in lutto, in un’attività che gli garantiva guadagni illeciti ben più alti del suo stipendio da custode.
Il 30enne era sotto osservazione da settimane. Gli agenti, insospettiti da movimenti anomali nel cimitero, hanno deciso di agire nei giorni scorsi, sorprendendolo durante uno scambio. Alla vista della polizia, l’uomo ha tentato di disfarsi delle prove, gettando a terra un guanto monouso in lattice. Un gesto che non è sfuggito agli inquirenti: all’interno, nascoste con cura, c’erano diverse dosi di cocaina già pronte per la vendita. Bloccato e perquisito sul posto, il custode è stato trovato con un mazzo di banconote – circa 1.200 euro in tagli piccoli – che, secondo gli investigatori, rappresentavano il frutto dello spaccio.
Le ricerche non si sono fermate lì. Un’ispezione accurata del cimitero ha portato alla luce altri guanti contenenti droga, nascosti nel magazzino degli attrezzi: in totale, 26 dosi di cocaina. Il blitz è proseguito nella cantina dell’abitazione del 30enne, dove sono state rinvenute ulteriori 12 dosi, portando il sequestro complessivo a 38 involucri. Un quantitativo che, secondo gli inquirenti, testimonia un giro di spaccio ben avviato, con il cimitero trasformato in un punto di smercio tanto macabro quanto redditizio.
L’uomo aveva scelto il camposanto come base operativa contando sulla discrezione del luogo: i clienti, mescolandosi ai parenti in visita ai defunti, passavano inosservati, e le consegne avvenivano rapide e silenziose tra i loculi. Ma la sua attività non è sfuggita all’occhio attento della polizia, che da tempo monitorava i suoi movimenti.