Dopo la tragedia di Acerra, la FNOVI sottolinea l’importanza di una corretta gestione dei cani. La responsabilità dei proprietari è cruciale per evitare incidenti.
Sono gli umani ad essere inadeguati, non i cani! Ha destato raccapriccio e sdegno la morte della piccola Giulia Loffredo, una bambina di appena 9 mesi che sarebbe stata aggredita e sbranata dal pitbull di famiglia nella notte tra il 15 e il 16 febbraio scorsi, per poi spirare poco dopo. L’orrore ha fatto il suo macabro ingresso all’interno di un appartamento del parco Ice Snei ad Acerra, una media città a nord est di Napoli. Nell’ambito dell’inchiesta sulla morte della piccola Giulia, al momento, risulta indagato dalla Procura di Nola, per omicidio colposo e omessa vigilanza e custodia del cane, Vincenzo Loffredo, papà 24enne della bambina. Quando capitano casi del genere si scatena un’accesa diatriba sulla pericolosità e sulla taglia di alcune razze canine.
Per cercare di chiarire l’oggetto del contendere, la Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) ha diramato un comunicato in cui, oltre a esprime cordoglio per l’infausto episodio, ha riaffermato con tono perentorio quanto sia significativa un’appropriata gestione degli animali domestici. Una conoscenza delle peculiarità etologiche dei cani e i potenziali effetti per la sicurezza delle persone è la conditio sine qua non per evitare tragedie come quella di Acerra. Ad esempio l’aggressività può dipendere da cause genetiche e da fattori ambientali.
Per le prime, allo stato dei fatti, l’unico metodo è escludere dalla riproduzione quegli individui dotati di questo comportamento che non è produttivo per inserire un cane in un contesto familiare, con grandi e piccini. Per i secondi, invece, si tratta di vari fattori, tra cui: modificazioni delle fasi di sviluppo; l’ambiente fisico in cui vive, cresce e diventa adulto; stadi di stress e ansia o di malattie organiche. Inoltre, un ruolo decisivo lo recitano l’educazione e la socializzazione degli animali sin da quando sono cuccioli, in quanto sono aspetti irrinunciabili per una tranquilla e garantita coabitazione.
I proprietari, poi, prima di mettersi un cane in casa, dovrebbero informarsi sui bisogni pertinenti fisiologici ed etologici dell’animale accolto, in modo da poter avere con esso un rapporto sicuro e chiaro. Soprattutto con cani di taglie e dimensioni notevoli è necessario attuare un controllo responsabile sugli animali ed essere consci che gli intoppi possono essere dietro l’angolo, legati alle loro peculiarità fisiche e comportamentali che, in alcuni casi, possono essere rischiosi.
Per la Federazione dei Veterinari la cognizione di causa e la consapevolezza sono i requisiti da cui partire per evitare incidenti letali. Si dichiara a disposizione per offrire la propria esperienza, competenza e preparazione alle istituzioni e agli altri soggetti interessati. Il fine ultimo è riuscire a stabilire dei protocolli capaci di produrre l’effetto e i risultati voluti o sperati, affinché la cronaca non debba interessarsi a casi come quelli della piccola Giulia o simili.
Perché benessere degli animali e incolumità delle persone sono un tutt’uno e devono essere salvaguardati all’unisono, in quanto la tutela dell’uno equivale alla tutela dell’altra. E’ difficile non essere d’accordo con le ragioni esposte dalla FNOVI, soprattutto considerando l’atteggiamento di una buona parte di proprietari di cani.
La sprovvedutezza e inadeguatezza di molte persone che possiedono animali sono confermate, purtroppo, dai tanti casi di abbandono nel periodo delle vacanze estive e dal fatto che spesso vengono adottati più per “immagine”, perché fa tendenza, che per effettivo amore. Gli animali andrebbero adottati dopo aver frequentato un corso ad hoc, non con contatti superficiali o, peggio, provenienti da commerci illegali dove, spesso, vivono in condizioni pietose!