Inchiesta urbanistica: Sala, assessore ‘tecnico puro’ non so se è un bene

Il sindaco di Milano dopo le dimissioni dell’assessore Bardelli: “Quello che è successo in aula sono scene da Ventennio, una vergogna”.

Milano – “Mi prenderò qualche giorno perché voglio vedere con calma tutto. Non ho ancora incontrato gli esponenti dei partiti e inizierò oggi quindi penso di risolvere la questione tra giovedì e venerdì, in settimana ma non oggi”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala, ai cronisti che gli chiedevano se avesse trovato un sostituto per l’assessore alla Casa, dopo le dimissioni di Giuseppe Bardelli. A chi gli chiedeva se sarà un nome di partito il sindaco ha risposto: “Vediamo, io credo che uno che in questo momento sia esperto di pubblica amministrazione e di politica possa servire. Manca talmente poco tempo alla fine del mandato che un tecnico puro, prima che capisca i complessi meccanismi della pubblica amministrazione, non so se è un bene. Bardelli era un tecnico ma faceva un mestiere per cui i meccanismi li conosceva bene, infatti era entrato molto rapidamente sulle questioni”. 

Sulle parole del Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che aveva detto di aspettare una chiamata del sindaco per affrontare il tema dell’urbanistica dopo lo stop al Salva Milano, Sala ha tagliato corto: “Non la risolviamo tra me e il ministro Salvini, se devo essere sincero gli ho mandato un messaggio 15 giorni fa per chiedergli di parlare di un tema concreto che dobbiamo risolvere insieme, cioè quello delle metropolitane. Non ho avuto risposte al messaggio, perché sarà sicuramente occupato. Su questo tema del Salva Milano non lo risolviamo sicuramente io e lui in un incontro”.

L’ex assessore Giuseppe Bardelli

“Io penso – continua Sala- che le situazioni vadano risolte, però a chi mi accusa di essermi sfilato dalla faccenda dico, secondo me si è sfilata la politica. Secondo me non è una sana politica quella che ci mette un anno e mezzo a definire una cosa del genere. Io rispetto il lavoro della Procura, ma ritengo che abbiamo ragione e spero che la giustizia confermerà le nostre ragioni, la vera cosa che non funziona è la variabile dei tempi. Prima che ci sia responso giudiziario passerà ancora un annetto”. Poi il primo cittadino si sofferma sulla giornata di ieri. “E’ stata difficile, dura. Io non mi scaldo per la richiesta di dimissioni, perché purtroppo nel teatrino della politica queste cose avvengono. Ma quello che è successo in aula sono scene da Ventennio, una parte dei rappresenti di Fratelli d’Italia hanno quella matrice culturale. Ho trovato estremamente sgradevole certi comportamenti, come può un consigliere permettersi di prendere degli atti comunali e metterli nel cestino con una claque che applaude“.

“È una vergogna per una città come Milano, ma i conti si fanno alla fine. La destra cercava di trasmettere l’idea che stiamo lavorando male, che siamo in un vicolo cieco, prossime elezioni vincono sicuramente. Auguri, io mi batterò con tutte le mie forze perché Milano non vado in mano a questa destra con, ripeto, connotazioni fasciste”, ha concluso Sala, a margine del Forum del Welfare 2025, commentando lo scontro con le opposizioni nella seduta del Consiglio di ieri.

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